May 22, 2008

Web 2.0 ed Aziende Farmaceutiche

Vorrei proporvi oggi una presentazione realizzata dal caro Amico Massimo Falcone a cui va tutta la mia stima e considerazione. La presentazione, che si intitola Web 2.0 ed Aziende farmaceutiche, comincia con una serie di slides sul concetto di web 2.0 e delle caratteristiche che lo differenziano dall'internet dei primordi (solo 5 anni fa). Sappiamo che i cambiamenti sono repentini e il progresso non si ferma ad aspettare nessuno. Così anche le aziende farmaceutiche grandi e piccole devono imparare rapportarsi con i figli di questo cambiamento incarnando quella che prende il nome di Enterprise 2.0.
Web tools come wikis, corporate blogs, social e business networks mettono piede in azienda! Tutto questo sembrava impossibile sino al 2006 ma è realtà per i CIT e CEO forerunners o "web tech-tools early adopters". In un mondo iper-concorrenziale chi è più rapido nell'incorporare i cambiamenti dopo averli compresi e digeriti acquista certamente un vantaggio competitivo. Massimo ci illustra come in una presentazione chiara e ben strutturata.

May 15, 2008

Aziende Italiane con un marketing internazionale vincente

Mentre il mercato italiano di attrezzature sportive viene invaso da prodotti made in cina, le aziende italiane più innovative e creative conquistano posizioni in un mercato (quello cinese) in cui c'è una scarsa propensione a frequentare le palestre.
Proponiamo un piccolo spot realizzato dagli amici di Studio Pleiadi per Technogym.
Lo spot viene messo in onda SUGLI ASCENSORI di hotels e centri commerciali.

May 13, 2008

Forum internazionale su Enterprise 2.0: Varese, Aula Magna dell’Università

L'Enterprise 2.0 si è imposta a livello internazionale come cambiamento radicale nel modo di operare delle organizzazioni per potenziare l’innovazione, migliorare le performance, ridurre i costi, diffondere l’apprendimento, costruire appartenenza e motivazione.
Modelli collaborativi, informali, approcci emergenti – wiki, blog, social network, tagging, prediction market – stanno liberando intelligenza e passione in organizzazioni di tutto il mondo generando nuovi ed inattesi vantaggi competitivi. Un’innovazione che rompe paradigmi e apre nuovi percorsi di lavoro: dalle modalità top down a quelle distribuite, dai modelli chiusi a quelli aperti e interconnessi, dal controllo all’agilità, dalla gerarchia all’organizzazione a stella.
I principali analisti internazionali prevedono per questo settore un futuro di grande espansione:
• Una valore globale di 5,6 miliardi di dollari entro il 2013
• Il 56% delle aziende europee e americane considera l’Enterprise 2.0 una priorità strategica per il 2008;
• In Italia il 69% dei Direttori IT (CIO) ritengono l’Enterprise 2.0 un movimento rilevante o rivoluzionario, capace di far evolvere il modello organizzativo.

L’Università dell’Insubria e OpenKnowledge propongono al management italiano un evento internazionale come occasione di confronto e di riflessione su questi temi.
Un momento – del tutto gratuito – per entrare in contatto con i maggiori leader di innovazione organizzativa, per confrontarsi con casi di eccellenza dall’Italia e dall’estero, per creare network con colleghi e persone impegnate nello stesso ambito di lavoro.
Enterprise 2.0 International Forum si caratterizza per:
• Una riflessione a 360° sugli impatti organizzativi e di business che l'Enterprise 2.0
introduce;
• Un’esplorazione completa dei diversi ambiti di intervento dell’Enterprise 2.0: tagging,
blog, wiki, feed rss, open innovation, widget;
• Un taglio operativo focalizzato su casi applicativi e metodologie/strumenti collaudati sul
campo;
• L’ingaggio di speaker di primaria importanza a livello internazionale nei rispettivi ambiti
di azione;

Partecipano al Forum tra gli altri:

Laurence Lock Lee, guru internazionale sulla social network analysis
Stewart Mader, esperto sull’enterprise wiki di Atlassian
Emanuele Quintarelli, blogger e principale esperto italiano di Enterprise 2.0
Ran Shribman, VP Sales Asia e Europa di Worklight
Rosario Sica, Università dell’Insubria / DICOM
Luis Suarez, noto blogger ed evangelizzatore sul social computing in IBM
David Terrar, membro degli Enterprise irregulars e social media consultant
Thomas Vander Wal, esperto internazionale di social tagging ed inventore del termine
“Folksonomy”.

Dove e quando

L’International Forum on Enterprise 2.0 avrà luogo il 25 Giugno 2008 (h. 9.00-18.00) nell’Aula
Magna dell’Università dell'Insubria, Via Ravasi, 2, Varese (Italia).
Per il programma e il modulo di iscrizione gratuita.
Contatti: emanuele.quintarelli@open-knowledge.it mobile: +39 339 5372520

May 11, 2008

Innovazione e biotecnologie al forum di Padova


Ben 3 sessioni del forum di Padova su innovazione e ricerca saranno dedicate alle biotecnologie.
Leggiamo dal programma della manifestazione che il sedici maggio 2008 avranno luogo i seguenti incontri:

Le imprese farmaceutiche e biotech: la via internazionale alla crescita
Venerdì 16 maggio ore 10:45 Aula Magna

Gary P. Pisano, Professor of Business Administration Harvard Business School
Laura Iris Ferro, CEO, Gentium

Marina Del Bue, CEO, Molmed
Paolo Fundarò, CEO, Genextra
Francesco Sinigaglia, CEO, Bioxell

Il biotech italiano Venerdì 16 maggio ore 12:15 Sala Paladin
Giovanni Gaviraghi, CEO, Siena Biotech
Giuseppe Giardina, CEO, Nikem Research
Dorotea Rigamonti, CEO, Dialectica
Silvano Spinelli, CEO Eos
Luciano Zardi, Presidente Comitato Scientifico, Philogen

Biotech a NordEst Venerdì 16 maggio ore 14:15 Archivio Antico
Giancarlo Bolognesi, VP Eudax
Giorgio Fassina, CEO, Xeptagen
Giuseppe Giorgini, CEO Silicon Biosystems
Claudio Semeraro, CEO, Pharmeste

Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale della manifestazione

May 03, 2008

Proximity marketing

Immagina cosa significherebbe poter:

  • contattare i tuoi clienti in modalità wireless attraverso il più personale dei media (il telefono cellulare);

  • promuovere la tua attività o servizio mentre i clienti sono in vicinanza del tuo punto vendita;

  • effettuare campagne promozionali fornendo contenuti appetibili come mp3, sfondi, suonerie personalizzate;

Tutto questo è proximity marketing, e molto di più.


Gli eventi in cui è possibile utilizzare una campagna di proximity marketing sono descritti nella seguente tabella:




Essendo queste tecniche di marketing molto recenti e, in molti casi, ancora rudimentali, si fa ancora confusione tra il proximity marketing ed il marketing sensoriale.
In entrambi i casi la caratteristica essenziale per mettere in atto la campagna promozionale è la vicinanza del potenziale cliente al luogo fisico dove si mette in atto la proposta commerciale.
Tuttavia il temine proximity marketing è più estensivo del marketing sensoriale ed in un certo senso lo comprende.
Ma nell'uso comune il senso di "campagna promozionale in vicinanza del potenziale cliente" si è un pò ristretto. Wikipedia lo definisce così "Il proximity marketing (o marketing di prossimità) è uno strumento di marketing attraverso il quale è possibile veicolare messaggi e contenuti multimediali direttamente verso i terminali mobili degli utenti, presenti all'interno di una particolare area. Campagna promozionale che utilizza dispositivi wireless".


Al momento bluetooth è la tecnologia più utilizzata dal proximity marketing per il trasferimento dei dati. Questo perchè è molto diffusa e a basso costo/contatto. Ricordiamo infatti che la trasmissione dati via bluetooth è gratuita.
Ad oggi sono ancora molto poche le esperienze di un uso del proximity marketing all'interno di una strategia multicanale; però anche grandi aziende stanno mettendo alla prova questo strumento con interventi-test all'interno di eventi sponsorizzati.
Il proximity marketing può essere utilizzato in particolari contesti e con le seguenti condizioni:



  • numero sufficiente di clienti dotati di cellulare con tecnologia bluetooth (fiere, concerti etc);

  • luoghi aperti o con limitate barriere fisiche (per l'ottimale trasmissione dei dati);

  • possibilità di pre-avvisare i clienti della campagna in programma in modalità audio.


Quest'ultima condizione è vincolante in quanto il cliente potenziale bersaglio della campagna deve fornire il suo assenso per la ricezione dei dati (permission-based message). Ciò avviene con più probabilità se sono state diffuse informazioni circa:

  • l'identità dell'azienda committente e che ha realizzato la campagna;

  • le misure di sicurezza prese per tutelare la privacy (bisogna rassicurare i clienti che non ci sono rischi per la privacy e per il supporto hardware nell'accettare il messaggio in entrata);

  • la tempistica dell'evento (molti preferiscono tornare "non visibili" appena possibile).

Un utilizzo ancora poco sfruttato del proximity marketing è la trasmissione di coupons elettronici validi in altri punti vendita o in altri momenti pre-determinati dal committente, al fine di fidelizzare il cliente ed invitarlo a visitare ancora il nostro punto vendita.
Dalle informazioni in mio possesso ancora nessuna grande azienda ha mai provato ad utilizzare questo sistema.


Come ogni nuova tendenza, anche il proximity marketing crea i suoi neologismi. Cosi viene chiamato Totem il box trasmettitore del segnale bluetooth.
In occasione di eventi, il Totem è ambientato all'interno di stand o corners sponsorizzati.
Evidenziare la dislocazione fisica del Totem può essere d'aiuto per suggerire ai clienti la posizione otimale per la ricezione dei dati.

I punti di forza del Proximity marketing sono i seguenti:

- il cellulare è il sistema di comunicazione preferito dagli Italiani;
- l'87% degli italiani lo tengono sempre acceso e a portata di mano;

- è un dispositivo a cui affidiamo una percdella nostra
- i dispositivi di telefonia mobile sono sempre più potenti e in grado di ricevere immagini, suoni, video, giochi, etc.;
- i contenuti ricevuti possono essere memorizzati ed utlizzati ripetutamente;
- l'invio dei messaggi non ha alcun costo di trasmissione;

I punti di debolezza del Proximity marketing sono invece:

- è una tecnica permission oriented in quanto la ricezione del messaggio è
soggetta all'esplicita approvazione da parte dell'utente.
- c'è una crescente riluttanza ad accettare contenuti promozionali se non accompagnati da un "valore aggiunto" per il cliente;
- il raggio d'azione non supera i 100 - 200 metri;
- scarsa interattività;