September 26, 2010

La farmacovigilanza diventa Social

Fino ad oggi la raccolta di informazioni sugli effetti collaterali dei farmaci avveniva attraverso una rete di medici e farmacisti che inviavano modelli cartacei alle strutture ministeriali deputate alla raccolta ed elaborazione dei dati.

Ma nell'era del web 2.0 anche la Farmacovigilanza si appresta a diventare Social.

2 le novità importanti:



  • partecipazione diretta dei pazienti nella segnalazione degli effetti indesiderati;

  • utilizzo del web per l'inoltro d€elle segnalazioni;
Ma adesso vediamo come avverrà questo cambiamento epocale...

Tutto nasce da un'iniziativa del Parlamento europeo che ha recentemente approvato un nuovo sistema di allerta.
Presto saranno gli stessi pazienti a segnalare direttamente, via web, eventuali effetti collaterali o indesiderati.



Molti medici hanno sempre sollevato il dubbio che l'attuale sistema di rilevamento potesse sottostimare in molti casi o sovrastimare (nel caso di farmaci di recente introduzione) la reale frequenza con cui si verificano effetti indesiderati.

Secondo la relatrice Linda McAvan, europarlamentare britannica del gruppo dell'Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici, è evidente che con il contributo di 500 milioni di persone coinvolte, è possibile avere un quadro più chiaro e preciso del quadro di tollerabilità dei farmaci in commercio.

Per realizzare la rete europea saranno creati siti nazionali collegati a un portale europeo.
Essi avranno la funzione di diffondere informazioni sui farmaci e e gli eventuali effetti indesiderati e dovranno includere le relazionidi valutazione e le sintesi delle caratteristiche del prodotto nonché i foglietti illustrativi.

La banca dati "Eudravigilance" sarà presto il punto di raccolta ed analisi di tutte le informazioni di farmacovigilanza provenienti dalle aziende farmaceutiche e dalle autorità nazionali competenti.
La fase operativa partirà tra 18 mesi quando la nuova normativa entrerà in vigore nei paesi membri.

September 19, 2010

Il mercato cinese degli Integratori Alimentari

Il mercato cinese degli integratori alimentari raggiunge un fatturato di oltre 8 miliardi di dollari e mostra una crescita intorno al 9%.
Sono cifre molto alte per un paese in via di sviluppo, secondo i dati presentati da Jeff Crowther diretore esecutivo della Natural Products Association nella presentazione che alleghiamo.






La potenzialità del mercato a maturità è inimmaginabile, se pensiamo che stiamo parlando di oltre 1,3 miliardi di persone di cui già 300 milioni sono consumatori.

La Cina offre anche opportunità per le industrie alimentari e di prodotti naturali addirittura superiori a quelle degli Usa secondo una ricerca del NBJ Nutrition Business Journal

Dal punto di vista regolatorio esistono ancora zone d'ombra e manca addirittura una definizione precisa di "integratore" nella legislazione del paese Asiatico.

Il mercato è per il 50% costituito dalle vendite dirette e c'è un forte interesse per prodotti di origine USA.

Le farmacie dominano con l'80% il canale retail.

Nel caso voleste accedere a questo mercato in forte crescita non dimenticate di procurarvi una copia del libro di Virginia Busato: Conoscere i Cinesi, Ed. Frnco Angeli




Vi consiglio caldamente di consultare il capitolo su come evitare le gaffes.
E' scaricabile gratuitamente dal sito dedicato al libro