June 20, 2014

Valutazione dell'attività del sistema nervoso autonomo con fotopletismografia (PPG)

Quanti di voi hanno mai misurato l’attività del proprio sistema nervoso autonomo ANS (1) ?
Certo, qualche volta viene misurato il cortisolo o effettuate altre valutazioni indirette.
Tra queste ritengo molto interessante l’analisi FOTOPLETISMOGRAFICA o PPG (2) che ho effettuato con l'apparecchio PPG Stress Flow di Biotekna.

La Fotopletismofrafia misura quantitativamente le piccole variazioni di intensità luminosa associata a cambiamenti nella perfusione dei tessuti periferici (generalmente le dita delle mani). La stima del battito cardiaco viene effettuata sulla base del il polso periferico dipendente e sincronizzato al primo (HR)

Il test viene effettuato con dei sensori applicati alle dita e i dati analizzati da un PC collegato;
Il led  dei sensori PPG emettono un raggio luminoso ed un fotorivelatore legge la risposta tissutale in 2 frequenze del rosso e infrarosso.
Un algoritmo stima la frequenza cardiaca, respiratoria e viene quindi calcolata la VARIABILITA’ DEL RITMO CARDIACO (3).
La valutazione viene effettuata da seduti e a riposo per 5 minuti e nel mio caso ha riportato un valore medio di 68,5 battiti al minuto.

Ecco i risultati del mio test ed alcune valutazioni.
 


Il parametro SDNN è l'indice clinico della variabilità del ritmo cardiaco (HRV) ed è ottenuto attraverso un semplice calcolo di deviazione standard sugli Intervalli interbattito (IBI).
 

Nel mio caso il valore è di 50 ms che si posiziona nel limite basso della zona media. Sarebbe auspicabile intervenire per aumentare la variabilità e portarla più vicino a 100ms.


Ragazzi giovani ed allenati superano i 100 ms mentre cardiopatici post-infartuati scendono anche sotto i 15.

Numerosi studi clinici correlano la bassa variabilità del ritmo ad un AUMENTATO RISCHIO CARDIOVASCOLARE e ad uno stato complessivo di salute non buono.
Vengono poi effettuate altre valutazioni attraverso l'analisi di altre frequenze che interferiscono con la frequenza cardiaca (5).
I valori da me riportati indicano un valore alto delle VLF, indicatore di un forte dialogo interno e la presenza di "preoccupazioni o ansia";
Una forte attività sia delle pathways parasimpatiche (HF) che delle simpatiche (LF).
Si delinea il quadro di un soggetto con ipertonia simpatica e parasimpatica.
Altri soggetti possono invece mostrare un'attivazione differenziale di simpatico e parasimpatico o l'ipotonia generale.

L'inquadramento del soggetto ha un elevato valore descrittivo e prognostico per quanto riguarda:

- aging
- rischio cardio vascolare
- benessere ed equilibrio psichico
- energia corporea e psichica

Un altra valutazione effettuata dal test è il differenziale tra lato destro e sinistro che si correlano all'attività degli emisferi opposti.
Il dito della mano destra si correla all'emisfero sinistro e viceversa.
Il dato emerso dal mio test rileva un buon bilanciamento con una leggera dominanza dell'emisfero sinistro, quello correlato con il linguaggio e le emozioni sociali.


Ma quali interventi sono maggiormente attivi per il bilanciamento dell'attività nervosa autonoma?
Sono i classici MUST dello stile di vita sano:
-esercizio fisico 
- alimentazione sana e varia con sufficiente introduzione di acidi grassi omega 3
- stress management (meditazione, esercizi di rilassamento)
- biofeedback 
- interventi con nutrienti che contrastano la stanchezza surrenalica o l'iperattività surrenalica.

L'argomento del bio feedback è troppo interessante e pieno di risvolti per affrontarlo in questo articolo.
Sarà oggetto di approfondimenti in futuro.


(1) valutazione del sistema nervoso autonomo (ANS) ovvero funzione vasomotoria, termoregolazione, ritmo cardiaco, sudorazione, transito intestinale, conducibilità elettrica cutanea
(2) PPG è una tecnica di misurazione ottica non invasiva per rilevare le variazioni di volume del sangue nel letto microvascolare dei tessuti (Challoner 1979).
(3) La variabilità del ritmo cardiaco (HRV) è un indicatore di salute generale ottenuto attraveso un algoritmo applicato a misurazioni ottenute con ECG o PPG. Vengono stimati l' Intervallo InterBeat (IBI), ovvero il tempo che intercorre tra un'onda R (o battito
cardiaco) e la successiva (espresso in ms) 
(4) SDNN è la deviazione standard degli intervalli interbattito (IBI) e quindi indice di variabilità. Anche se il dato deve essere rapportato all'età del soggetto, possiamo definire degli intervalli: < 50 fuori norma, tra 50 e 100 da rivalutare, > nella norma
(5) HF da 0,15 a 0,4 Hz:pathways parasimpatiche respirazione - tono vagale
    LF da 0,04 a 0,15 Hz: pathways simpatiche; barocettori - ritmo cardiaco;
    VLF da 0,0033 a 0,04 Hz:pathways simpatiche; viscerale e termoregolazione - ritmo cardiaco; sono influenzate dall'attività mentale
    ULF <0 font="" hz:non="" studiate="" sufficientemente="">

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