Quando si avvicina il Natale e i bravi papà tirano fuori dagli scatoloni i personaggi del Presepe avvolti nei batuffoli di cotone e nella carta di giornale arriva puntuale la seguente domanda:
La MIRRA ? Cos'è?
Una domanda che si perderebbe nel mare infinito di "perchè ?" e "cos'è?" dei nostri bambini se non avesse il potere dirompente di un gancio pugilistico e la capacità conseguente di mettere K.O. la maggior parte degli adulti....
Non sapendo rispondere alla domanda..."cos'è?", l'adulto medio si rifugia nel suo bagaglio di conoscenze e risponde soddisfatto "è uno dei regali che i magi hanno portato al Bambino Gesù" insieme all'oro e all'incenso.
(Per il momento non citiamo per pietà la minoranza di adulti che confonde "mirra con birra" e che cerca di convincere il piccolo inquisitore che si tratta di un banale errore di battitura).
Ma il terzo grado non finisce qui ed il piccolo curioso incalza chiedendo:
"ma perchè il re magio ha deciso di regalare proprio la mirra e non un giocattolo?
A questo punto anche il più preparato tra i genitori medi, dopo avere inutilmente attinto alla lontana fonte dei ricordi del catechismo capitola ed ammette "Non lo so!".
Proviamo quindi a rispondere sinteticamente a queste due semplici ma nel contempo terrificanti domande con un linguaggio comprensibile ad un bambino ed in calce alleghiamo ulteriori dettagli e collegamenti per i più interessati all'argomento.
Cos'è la Mirra
La mirra è una resina simile a quella che fuoriesce dagli alberi di pino ed altre conifere.
Deriva da un arbusto che si chiama Commiphora e sprigiona un profumo molto buono quando viene bruciato. La mirra veniva usata anticamente per preparare unguenti e come disinfettante.
Perchè regalare la mirra ad un bambino piccolo?
La mirra viene regalata dal re magio per il suo significato.
Il regalare la mirra al Bambino Gesù significava riconoscere che quel bambino avrebbe avuto un ruolo importante nell'aiutare gli altri uomini ad amare e rispettare gli altri.
Per i più grandi:
Cos'è la mirra: E' una gommoresina aromatica, estratta da un arbusto del genere Commiphora, della famiglia delle Burseraceae. In genere si usa la Commiphora myrrha, un tempo nota come Myrrhis odorata, per la produzione della resina. L'arbusto , che può raggiungere i 2,5 metri di altezza, fiorisce in estate e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali cola la mirra, in piccole gocce gialle, che vengono raccolte una volta seccate.Il termine viene dal latino murra o myrrha, quest'ultimo a sua volta derivato dal greco e deriva da una radice semitica MRR, con il significato di "amaro". Ancor più significativo l'accostamento alla radice MRY significa "morte" in molte lingue sacre; la mirra quindi sarebbe un antitodo contro la morte, uno strumento rituale per il raggiungimento dell'immortalità.
La mirra è ingrediente fondamentale degli oli santi che nella religione Cattolica vengono benedetti alla fine della Quaresima (nel corso della messa Crismale) ed utilizzati per amministrare i sacramenti del Battesimo, della Cresima e della Unzione degli infermi (divenuta nei secoli estrema unzione) oltre che per la sacralizzazione dei nuovi altari.
Qual è il valore simbolico della mirra?
La mirra assume valenze simboliche diverse a seconda dell'uso che ne viene fatto.
Infatti la mirra può essere bruciata come l'incenso, usata per preparare creme ed unguenti, per imbalsamare, per preparare prodotti con proprietà terapeutiche.
Dopo il Consiglio di Nicea la mirra divenne simbolo di sacrificio e di passione a causa dell'associazione passione-gusto amaro della resina.
In quel tempo circolavano molti vangeli apocrifi in cui la figura dei magi giocava un ruolo di maggior rilievo.
Ricordiamo che nei Vangeli canonici non vengono neppure citati i loro nomi nè il loro numero.
Tanto che alcune fonti parlano di 2, 3 o addirittura 12 magi.
Nel caso in cui la mirra viene usata per preparare unguenti il significato simbolico è molto importante e richiama la parola Cristo nel suo significato di unto, consacrato con un simbolico unguento, un crisma, per essere re, guaritore e Messia di origine divina.
Il gusto amaro della Mirra si trasforma in un soave e dolce profumo attraverso il passaggio attraverso il fuoco.
Il valore simbolico della mirra trasformata dal fuoco sacrificale è diverso da quello dell'incenso.
Mentre l'incenso esercita la sua influenza nel mondo psichico ed animico, il profumo della mirra richiama all'influenza di un potere superiore definitivamente ed esclusivamente spirituale e che ha il potere e la funzione di unire i tre mondi, di riunificare la nostra essenza con la corporeità.
Si tratta per l'appunto del potere pontificale di cui parla Renè Guènon nel suo "Il re del mondo".
ASSOCIAZIONE SIMBOLICA Re Magi DONO - Simbolismo
Re mago Dono Significato simbolico
- Oro - Riconoscimento del potere temporale
- Incenso - Riconoscimento del potere sacerdotale
- Mirra - Riconoscimento di un potere pontificale.
Il Nome Melchiorre deriva dalla radice MLK che, sia in ebraico che in arabo che nell'antico alfabeto Watan significa re. Or , nelle stesse tradizioni assume il significato di Luce-Oro
Per cui Melchiorre sarebbe il re della luce ovvero la massima autorità spirituale sulla terra e quindi anche intermediario tra cielo e terra.
Il nome Melchiorre sarebbe, secondo altri studiosi l'unico dei tre che abbia mantenuto il ricordo della radice antica mentre gli altri due sarebbero di derivazione popolare.
Quelto altro punto di vista individua in Gaspare il re magio più importante.
Gaspare il moro, venuto dall'Etiopia col la preziosa mirra....
Nelle raffigurazioni medioevali è l'ultimo dei tre a salutare la sacra famiglia e questo sarebbe in sintonia con la sua carica di Brahmatma (dopo Melchiorre re di giustizia, e Baldassarre re di misericordia). Trovare le radici del Gaspare o Gasparre è un pò più complicate. La letteratura antica riporta anche nomi come Karsudan (nella tradizione Etiope), ma una possibile radice potrebbe essere quella di Jasper (da cui viene anche la parola Diaspro).
I tre magi sarebbero (in accordo alle teorie Guenoniane) i rappresentanti terrrestri delle autorità temporali, sacerdotali ed il loro superiore "il re del Mondo" che vengono ad omaggiare il nuovo venuto "Cristo-sacerdote e re".
I tre Re Magi, guidati dal segno nel cielo, resero omaggio a Gesù Cristo recandogli in dono oro, incenso e mirra, riconoscendo in Lui il Re (l'oro) - Sacerdote (l'incenso) - Sacrificatore e Pontefice (la mirra) - secondo l'Ordine di Melchisedek, Redentore dell'Umanità.
Invito tutti voi, almeno una volta nella vita, a gioire nella contemplazione olfattiva del dolce profumo della mirra. Essa è un veicolo, non solo simbolico, per raggiungere più elevati stati di coscienza.
December 16, 2008
La mirra ? Cos'è?
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1 comment:
Interessantissimo!
Mi ero spesso posta questa domanda e altrettanto spesso non mi ero data alcuna risposta per pura pigrizia, il male peggiore.
Oggi ho imparato qualcosa di interessante e per di più in modo piacevole.
Mille grazie, curioserò ancora.
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