Gli studi sull'effetto protettivo di una dieta ipocalorica si sono succeduti negli ultimi anni passando dai modelli su animali semplici alle scimmie.
Alcuni di questi studi hanno mostrato che una dieta con restrizione calorica poteva non solo allungare l'aspettativa di vita ma anche prevenire alcune patologie cronico-degenerative come il Diabete di tipo II ed il cancro.
Un passo avanti è rappresentato dagli studi di biologia molecolare che indagano i meccanismi coinvolti nei processi di invecchiamento e nel rapporto tra apporto calorico dietetico e processi degenerativi.
Ritengo interessante uno studio publicato lo scorso settembre sulla rivista Molecular Cell. dal titolo enigmatico e non facilmente decriptabile dai non addetti ai lavori: Life span extension and H2O2 resistance elicited by caloric restriction require in the peroxidredoxin Tsa1 in Saccaromyches cerevisiae
Cerchiamo di spiegarlo con parole semplici....
I ricercatori hanno studiato l'attività dell'enzima Perossiredossina nelle cellule di lievito.
Questo enzima è importante per la sua attività protettiva cellulare, in quanto degrada i composti reattivi come il perossido di idrogeno.
E' noto che durante l'invecchiamento l'attività questo enzima comincia a ridursi ma qui entra in gioco un altro enzima che ripara il primo (iperperossidato)!!!
L'enzima meccanico si chiama Srx1.
Quello che i ricercatori hanno notato è che la restrizione calorica si accompagna ad una maggiore attività "riparatoria" e quindi meno danni cellulari e quindi meno invecchiamento.
Hanno addirittura notato che sovraesprimendo il gene per la proteina riparatoria l vita dei lieviti si allungava del 20%.
Nei mammiferi i meccanismi protettivi della restrizione calorica potrebbero esse legate all'attività di aumento della resistenza allo stress ossidativo fornito da proteine chiamate Sirtuine
La lezione che possiamo imparare da queste ricerche è che un eccesso di calorie sovraccarica i meccanismi cellulari di riparazione e non ci aiuta ad invecchiare in buona salute..
A buon intenditor poche parole....
FONTE Bibliografica : Molecular Cell Sept. 2011
Alcuni di questi studi hanno mostrato che una dieta con restrizione calorica poteva non solo allungare l'aspettativa di vita ma anche prevenire alcune patologie cronico-degenerative come il Diabete di tipo II ed il cancro.
Un passo avanti è rappresentato dagli studi di biologia molecolare che indagano i meccanismi coinvolti nei processi di invecchiamento e nel rapporto tra apporto calorico dietetico e processi degenerativi.
Ritengo interessante uno studio publicato lo scorso settembre sulla rivista Molecular Cell. dal titolo enigmatico e non facilmente decriptabile dai non addetti ai lavori: Life span extension and H2O2 resistance elicited by caloric restriction require in the peroxidredoxin Tsa1 in Saccaromyches cerevisiae
Cerchiamo di spiegarlo con parole semplici....
I ricercatori hanno studiato l'attività dell'enzima Perossiredossina nelle cellule di lievito.
Questo enzima è importante per la sua attività protettiva cellulare, in quanto degrada i composti reattivi come il perossido di idrogeno.
E' noto che durante l'invecchiamento l'attività questo enzima comincia a ridursi ma qui entra in gioco un altro enzima che ripara il primo (iperperossidato)!!!
L'enzima meccanico si chiama Srx1.
Quello che i ricercatori hanno notato è che la restrizione calorica si accompagna ad una maggiore attività "riparatoria" e quindi meno danni cellulari e quindi meno invecchiamento.
Hanno addirittura notato che sovraesprimendo il gene per la proteina riparatoria l vita dei lieviti si allungava del 20%.
Nei mammiferi i meccanismi protettivi della restrizione calorica potrebbero esse legate all'attività di aumento della resistenza allo stress ossidativo fornito da proteine chiamate Sirtuine
La lezione che possiamo imparare da queste ricerche è che un eccesso di calorie sovraccarica i meccanismi cellulari di riparazione e non ci aiuta ad invecchiare in buona salute..
A buon intenditor poche parole....
FONTE Bibliografica : Molecular Cell Sept. 2011
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