A prima vista sembra un avviso del governo Australiano per informare la popolazione sui rischi dell'influenza suina... ma in realtà si tratta di pubblicità "non convenzionale" della Glue Society
Loro sono Creativi: scrittori, registi pubblicitari... il loro sito merita una visita...
ma la campagna non mi piace.
Perchè usare il sesso o la paura dell'epidemia se puoi ottenere lo stesso risultato con campagne pubblicitarie di classe e buon gusto?
Magari se avessero usato il buon gusto un blogger di Treviso non avrebbe notato una comunità di creativi australiani, ma adesso li ho catalogati come "quelli dalla scarsa immaginazione".
La pubblicità può permettersi di giocare con falsi avvisi su epidemie, finti attacchi terroristici, intromissioni forzate in eventi pubblici?
Dove è il limite tra il lecito e l'illecito?
E' solo una questione di buon gusto?
Io sono certo che molte campagne pubblicitarie sono state bocciate dai clienti perchè andavano oltre la decenza, ma quale è il limite? Chi lo stabilisce?
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