October 15, 2008
Il mio nome è E, non EE solo E, cioè è E capito?
Si presenta come il futuro dei social networking identity ma io ho qualche dubbbbbbbbio.
Giovi nel suo blog riassume con grande capacità di sintesi i suoi principali pregi e difetti.
Il fatto è che un solo difetto basta se è inaccettabile.
Il problema della gestione delle identità virtuali non è semplificabile nel fornire un semplice elenco di link e password. Le nostre identità virtuali sono le stanze private della nostra cybercoscienza ;-)
Pensate se un contatto professionale potesse avere accesso AUTOMATICO a i vostri account flickr, twitter, tumbler, twine , facebook, myspace.....
Penso che più di qualcuno troverebbe la lettera di licenziamento sulla scrivania il mattino seguente. Ma il vero fulcro del discorso è che le identità virtuali non sono semplici indirizzi web o account su piattaforme Social.
Un account su Blingee non è fatto deglla stessa materia di un account su Youtube.
E come sommare fiori e patate!
E poi noi networkers dobbiamo riappropriarci di ciò che e nostro.
Di ciò che abbiamo costruito con amore e sudore: i nostri networks!!!
Non mi piace affatto pensare che Linkedin si senta in qualche modo proprietario della mia rete di contatti professionali...... Non lo è da un punto di vista perchè io ho la lista delle caselle di posta elettronica e posso contattare chiunque autonomamente; ma lo è da un altro punto di vista. Loro potrebbero sparire dalla faccia della terra da un momento all'altro (come ha fatto neurona) portandosi dietro un patrimonio "virtuale" che ho costruito io ! E che quindi mi appartiene almeno in parte.
La soluzione la troviamo nel VERO FUTURO dei social networks!!!!
Ovvero il Supergeek Social Network. Uno strumento social virtuale in cui ogni utente è un nodo che gestisce i molteplici accounts su una piattaforma proprietaria ipercompatibile mantenendo pieni diritti sui suoi dati e sulle sue relazioni.
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