October 16, 2008
Dal cuore del web l'interdizione al social network negli orari d'ufficio
Molti conoscono E-Tree come una società proiettata verso la tecnologia e l'innovazione.
Leggiamo dal loro sito che si definiscono come:
"una divisione di Value Team (la società si consulenza e soluzioni IT del Gruppo Value Partners) che si occupa di Digital Interaction: soluzioni di comunicazione, web design e portali.
Investiamo in innovazione tecnologica, concentrandoci in particolar modo sull'integrazione tra interfaccia web e applicazioni; ci occupiamo di definire, nell'ambito di un progetto, la strategia creativa che guida lo sviluppo del design.
E-TREE, nata nel 1998, E' il punto di riferimento in Italia per le soluzioni realizzate, le competenze tecniche, l'orientamento al futuro e l'attenzione alle tecnologie."
Potrebbe quindi fare scalpore la notizia, pubblicata sul Gazzettino di Treviso di oggi, che la società vieta ai dipendenti l'uso di Facebook negli orari d'ufficio.
Dico potrebbe perchè in realta questa è una non notizia.
Il Social Networking, da molti ribattezzato Social-Not Working è da tempo accusato di sottrarre tempo ed energie a manager ed impiegati.
Numerose aziende, da questa e dall'altra sponda dell'oceano, vietano ai dipendenti di "socializzare negli orari di lavoro.
Le statistiche dicono che ogni utente di Facebook (tra i 19 e i 45 anni) dedica circa 19 minuti al giorno in attività all'interno del sito. Attività che non consistono solo nell'aggiornamento del profilo ma si sono moltiplicate in quantità e in varietà. Ma si tratta di qualcosa cha ha o no a che fare con l'attività lavorativa?
Secondo me la cosa andrebbe contrattata!!!!
Ci sono funzioni aziendali come un PM o un responsabile IT che non possono non tenersi aggiornati bighellonando un pò in rete oltre che frequentare i portali specializzati.
E' accertato che il valore professionale di qualcuno è direttamente correlato alla qualità e alla quantità dei suoi contatti professionali.
Ma come la mettiamo con il datore di lavoro, che vuole misurare produttività ed efficienza?
Si potrebbe stabilire un giusto mezzo fornendo alle figure aziendali che ne possono trarre vantaggio un monte ore mensile per "l'aggiornamento professionale ed il networking".
La cosa potrebbe rientrare anche in un piano di valutazione e retribuzione della performance. Esempio "se tu raggiungi gli obbiettivi ti lascio coltivare il uo network per 5 ore al mese in più"
E' sciocco ed infantile ridurre tutto ad una questione di giusto o sbagliato...
I fatti dimostrano che il networking è un'attività svolta primariamente durante le ore d'ufficio.
Si può trovare una soluzione che non sia ipocrita né ingiusta con un atteggiamento equilibrato.
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