Dall'American College of Cardiology 2009 i primi risultati clinici su quello che per alcuni rappresenta la soluzione ai problemi di rischio cardiovascolare per il XXI secolo: Una polypill.
Lo studio, pubblicato sulla rivista "The Lancet" riferisce i risultati di una ricerca clinica effettuata su 2053 pazienti indiani con un'associazione di 3 antipertensivi a basso dosaggio, una statina, aspirina, e acido folico (per l'omocisteina).
Secondo i ricercatori del Policaps study il polypill rappresenta uno dei 3 pilastri per abbattere il 90% la prevalenza di nuovi eventi cardio vascolari insieme a:
- Interruzione del fumo;
- Lotta all'Obesità.
Io personalmente avrei aggiunto (con forti evidenze cliniche):
- un adeguato esercizio fisico.
I risultati mostrano efficacia sull'abbassamento della pressione, della colesterolemia ma soprattutto una tollerabilità simile a quella dei componenti presi singolarmente.
La tollerabilità è un fattore chiave perchè non è detto che farmaci ben tollerati singolarmente lo siano anche se associati fra loro.
Il mio parere personale è che con un polypill cronicizzeremmo al trattamento milioni di persone facendogli assumere farmaci di cui non hanno bisogno.
Inoltre renderemmo complesso un intervento di sostituzione della molecola antipertensiva (necessità frequente nel trattamento degli ipertesi).
Le molecole utilizzate erano: tiazide (12·5 mg), atenololo (50 mg), ramipril (5 mg), simvastatina (20 mg), e aspirina (100 mg)
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