Ma quando il più debole è anche un paziente questi soprusi sono veramente intollerabili.
Parliamo oggi di un magnifico esempio di Customer Oriented Management, un esempio che dovrebbe divenire un cult nelle principali scuole di gestione aziendale.
Come si può fare ad ottimizzare un processo burocratico? Coinvolgendo tutti gli interessati. Così da domani, a Treviso i pazienti pagheranno per gli errori dei medici. E' questa in sintesi la trovata dei managers dall'Ulss 9 di Treviso per limitare il numero di imperfezioni nalla compilazione delle ricette. Siamo alla follia, esplodono le associazioni dei pazienti, "visto che non riescono a far pagare i medici per i loro sbagli nella compilazione di ricette e impegnative hanno pensato di addebitare il conto sui pazienti". Il direttore sanitario Pier Paolo Faronato, intervistato dal Gazzettino di Treviso si difende dicendo che applica una legge nazionale n. 326 dell 2003 e che la Ulss non intende penalizzare gli utenti o trasformarli in controllori. Vediamo in dettaglio cosa succederà domani 1 marzo 2008. Il paziente che si recherà agli sportelli del Cup o dei distretti dovrà verificare personalmente che non ci siano errori nella richiesta di esami, visite o prescrizioni di farmaci redatta dal proprio medico di famiglia. In caso contrario dovrà tornare in ambulatorio o sarà costretto a sostenere l'interno costo della prestazione.
I pazienti dovranno controllare: se nella ricetta sono richeste prestazioni esenti insieme a quelle non esenti dal ticket;
se vengono richieste prestazioni afferenti diverse branche specialistiche;
il corretto inserimento del codice fiscale dell'utente;il numero di prestazioni in un solo foglio, tenendo conto che il tetto massimo è di 8 (6 per la fisiatria, 4 per l'odontoiatria).
L'Ulss n. 9 di Treviso ha varato una brillante campagna informativa per il pubblico, con lo slogan "Non vogliamo farti pagare un euro in più né farti perdere un minuto del tuo tempo".
Se vuoi ringraziare l'azienda sanitaria per l'iniziativa puoi comodamente effettuare una donazione e/o lascito.
Le domande che sorgono spontanee, di fronte ad un tale esempio di "customer oriented management" sono le seguenti:
"perché deve pagare il cittadino per gli errori di un professionista convenzionato?" "chi formerà nei cittadini le adeguate competenze necessarie alla verifica degli atti amministrativi delle Ulss?"