June 27, 2013

Gruppo "Medicina Funzionale" su Facebook

Oggi il Dott. Alfredo Saggioro, gastroenterologo ed epatologo veneziano, ha aperto un luogo virtuale di discussione sulle tematiche della "Medicina Funzionale".
Il gruppo aperto su Facebook lo trovi seguendo questo link.

Il Dott. Saggioro ha aperto la discussione con una sintetica ma precisa introduzione alla Medicina Funzionale che trascrivo..



MEDICINA FUNZIONALE

Il nostro organismo trae origine da un’unica cellula, che poi si differenzia nei vari organi, ma contiene, ed essi a loro volta contengono, tutte le informazioni per il proprio funzionamento. Questo è il motivo di una “medicina funzionale”, che non si occupa esclusivamente delle malattie, ma vuole considerare tutti gli aspetti fisiologici che intervengono nel funzionamento dell’organismo umano e ne determinano lo stato di salute.
Questo significa ridefinire il concetto di malattia, che non è più esclusivamente un danno anatomico, come ereditato dalla medicina medievale, ma un cattivo funzionamento, “un danno di funzione”, che costringe l’organismo verso processi metabolici alterati che si tradurranno nel tempo in un invecchiamento precoce delle cellule e dell’organismo e, progressivamente, in danni anatomici e quindi malattie.
La medicina funzionale cerca di approfondire questi aspetti biochimici, biotecnologici, metabolici, attraverso un approccio più generale all’individuo che tiene presente dell’ambiente in cui vive, delle situazioni di coinvolgimento emozionale, della storia famigliare e quindi della genetica, dei comportamenti, della postura, del grado di attività fisica e, elemento fondamentale, dell’interfaccia con il mondo esterno e, quindi, dell’alimentazione.
Va quindi considerata una medicina di equilibri, ricercati non attraverso sistemi empirici ma documentati, misurati e, quindi, scientificamente affrontati.
La medicina in questo campo ha fatto passi da gigante, la genetica ha fatto nascere la genomica, superata dall’epigenetica/epigenomica e ora dalla metabolomica, la chimica farmacologica dalla nutraceutica e, lo stesso concetto di ambiente in cui il corpo umano vive e socializza è oggi integrabile, con le conoscenze derivanti dalla tipizzazione del genoma di tutti i batteri che vivono con noi, sulla nostra pelle, mucose, albero bronchiale, vagina, ma, soprattutto apparato digerente, e degli enzimi e proteine prodotti, che ha portato alla conoscenza di come queste cellule siano numericamente 5-10 volte superiori a quelle del corpo umano in toto e i prodotti siano di gran lunga superiori a tutti i metaboliti che ilo nostro organismo riesce a produrre: siamo di fatto un corpo umano ospitato in una nuvola di batteri, dentro e fuori, e la nostra vita, il nostro benessere, dipende da loro e dall’equilibrio che con loro riusciamo a raggiungere.
Di fronte a certi paroloni si può rimanere sconvolti se non se ne conosce il significato, e pensare che nulla sia oggi ancora applicabile: noi siamo abituati a ragionare in termini di test diagnostici di malattia, di interventi terapeutici farmacologici o cruenti (chirurgici), siamo abituati a considerare la ineluttabilità delle malattie croniche e del loro esito fatale, dal cancro, all’arteriosclerosi, al diabete e alla sindrome metabolica: tutto quello che è cronico ci accorcerà la vita, non si potrà curare e solo, se ci andrà bene, tenere a bada con le terapie, per ritardare, almeno un po’ le complicanze e l’esito fatale.
Proviamo a immaginare invece uno scenario diverso, nel quale, prima di tutto ci si preoccupa di mantenere lo stato di salute, e, in second’ordine, anche nella malattia di recuperare gli equilibri perduti per consentire al nostro organismo di rimettersi in carreggiata, cioè tornare normale. Sia beninteso, normale non significa immortale, purtroppo l’usura cellulare esiste come esiste per le macchine, ma si può ritardare, allungando la vita attiva e priva di malattie, o restituendo a vita attiva e sana anche chi malattie ha già contratto (ovviamente con risultati inferiori).
Questa è la medicina funzionale, la medicina che io pratico quotidianamente con risultati talora stupefacenti e i mio è un invito a riconsiderare la vostra vita, guardando al vostro corpo in modo più responsabile e non superficiale e, tantomeno fatalista.

Dott. Alfredo Saggioro

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