December 12, 2013

Vitamina B12 produzione endogena e stati carenziali indotti

L'argomento Vitamina B12 è molto caldo e affrontato spesso con un atteggiamento molto rigido e intransigente.
Alla base di tale fervore ci sono aspetti "di principio".
I vegetariani e vegani ci tengono a precisare che il loro regime dietetico può essere completo e bilanciato in ogni aspetto e sarebbe "umiliante" per molti di loro ammettere che si possano verificare carenze nutrizionali di ogni sorta.

Per superare subito questo aspetto facciamo alcune precisazioni:
1) carenze nutrizionali possono verificarsi seguendo QUALSIASI regime dietetico per numerose ragioni;
2) chi segue regimi dietetici restrittivi dovrebbe porre maggiore attenzione a POTENZIALI carenze nutrizionali;
3) I livelli di assunzione raccomandata per i nutrienti sono calcolati per adulti sani senza fattori di rischio, senza disturbi o patologie, che hanno una dieta sana e varia e che seguono uno stile di vita privo sano.

E' quindi facile capire come esistono numerose variabili da prendere in considerazione per valutare le possibili carenze nutrizionali.

VITAMINA B12 - PRODUZIONE ENDOGENA DA PARTE DEL MICROBIOTA

Sappiamo bene che le fonti alimentari primarie di Vitamina B12 sono quelle animali (fegato, carni, uova) ma tendiamo a porre poca attenzione alla fonte endogena.
I batteri del microbiota intestinale producono per noi grandi quantità della preziosa vitamina.
Essa viene prontamente assorbita dagli enterociti intestinali e messa a disposizione dell'organismo attraverso il sangue.
CAUSE DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE ENDOGENA DI VITAMINA B 12
Quando un organismo è soggetto ad una disbiosi intestinale viene in molti casi ridotta drasticamente la produzione endogena di vitamina B 12.
I Casi più frequenti sono:
- Terapie antibiotiche;
- Terapie con antiacidi e inibitori di pompa;
- Stitichezza cronica o ostinata;
I motivi sono chiari; le terapie antibiotiche uccidono i germi patogeni ma anche i batteri buoni che vivono nel nostro intestino; gli anti acido e gli inibitori di pompa modificano il pH gastrico e interferiscono con i normali processi digestivi portanto, a lungo termine, ad una modifica dell'ecosistema intestinale; l'organismo stitico è quasi sempre un organismo in disbiosi, la sua massa fecale è povera, l'ecosistema intestinale e le mucose hanno poco nutrimento e idratazione. I batteri producono poca vitamina B12 e aumenta l'infiammazione e la tossicità.

RECENTI STUDI SULLE CAUSE IATROGENE DI CARENZA DI VITAMINA B12
Quando è un farmaco a procurare un problema di salute di parla di cause iatrogene. Sul numero di dicembre di JAMA (Journal of American Medical Association) si segnala che gli inibitori di pompa come il lansoprazolo, omeprazolo etc possano indurre carenze di Vitamina B 12.
JAMA. 2013;310(22):2435-2442. doi:10.1001/jama.2013.280490


INIBITORI DI POMPA PROTONICA E CARENZE DI MAGNESIO
In realtà questo tipo di farmaci possono indurre anche altri tipi di squilibri nutrizionali e carenze di nutrienti.
Recentemente la FDA, organismo americano di controllo su farmaci e alimenti ha segnalato che l'uso per un periodo superiore ai 6 mesi di inibitori di pompa potrebbe provocare stati carenziali di magnesio.
Ha invitato quindi i medici a stare attenti a possibili sintomi di carenza di magnesio in pazienti che fanno uso cronico di IPP. Tra i sintomi caratteristici di ipomagnesemia i crampi, tensione muscolare, difficoltà a prendere sonno, tremori della palpebra, disturbi dell'umore.
Fonte: FDA http://www.fda.gov/drugs/drugsafety/ucm245011.htm

CONSIGLI GENERALI SULLA VITAMINA B12
Mi permetto ora di dare qualche consiglio generale su questo nutriente importantissimo.
- Mangiate sano e vario cercando di preferire alimenti non processati
- Se seguite regimi dietetici restrittivi assumete almeno ciclicamente un multivitaminico-multiminerale
- Se assumete antibiotici, immunosoppressori, inibitori di pompa protonica, antiacidi, assumete un integratore del complesso B;
- Se soffrite di stitichezza o di disbiosi intestinale considerate l'integrazione con vitamine del gruppo B e probiotici;



December 08, 2013

Psoriasi Fattori Scatenanti: Prove in corso di MEDICINA PARTECIPATIVA

La Medicina cambia e si evolve così come ogni pratica umana. Si avvia velocemente verso 4 obiettivi fondamentali. La medicina del futuro sarà infatti: - PREVENTIVA
- PREDITTIVA
- PERSONALIZZATA
- PARTECIPATIVA

Ho parlato in altri post dei primi tre aspetti e voglio oggi condividere con voi una  ESPERIENZA REALE E VISSUTA di MEDICINA PARTECIPATIVA.
E’ l’esperienza di una community di pazienti nata su Facebook e che sta letteralmente scrivendo la storia della medicina moderna.
Il gruppo si chiama:
“Psoriasi Fattori Scatenanti: l’alternativa naturale”.

Prima di parlare dell’esperienza del gruppo vi presento la definizione di Medicina partecipativa così come la possiamo trovare nelle mission delle prime organizzazioni internazionali nate con questo scopo: http://participatorymedicine.org/

- Guidare i pazienti e gli operatori sanitari ad essere attivamente e personalmente impegnati nelle loro esperienze di salute e assistenza sanitaria;
- Guidare pratiche professionali sanitari in cui l'esperienza del paziente e il suo contributo è un obiettivo integrante di eccellenza;
- Incoraggiare la collaborazione reciproca tra i pazienti, gli operatori sanitari, operatori sanitari e gli altri permettendo loro di collaborare nella determinazione del protocollo di cura.

Qui è molto chiaro che si parla di responsabilità personale: - responsabilità personale del paziente che assume un ruolo principale del percorso terapeutico partecipando in ogni aspetto (ricerca, cambiamento dello stile di vita, mutuo aiuto etc) - responsabilità dei sanitari che devono collaborare ad ogni livello per fornire le informazioni ed opzioni terapeutiche più aggiornate e complete ai loro pazienti (andando oltre le linee guida tradizionali verso un approccio più completo che tenga conto anche di fattori psicologici, sociali, religiosi, stile di vita etc)
Perchè questo gruppo si differenzia da molti altri presenti in rete?
A mio avviso quello che fa la differenza è la motivazione. All’interno del gruppo la maggior parte dei partecipanti vuole veramente guarire ed è disposto a fare uno sforzo personale. Attività del gruppo “Psoriasi fattori scatenanti: l’alternativa naturale” Le attività del gruppo sono nate come condivisione di esperienze cliniche e trattamenti. La cosa che ha fatto la differenza in questo caso è stata la guida e la leadership dei fondatori Antolini, Rubini e Paolucci, i quali hanno cominciato a raccogliere dati, confrontarli e cercare attivamente all’esterno professionisti in grado di aiutare il gruppo nelle scelte di trattamento integrativo.
Il gruppo infatti comincia presto a insistere sui fattori chiave di un processo di guarigione:
  -REGIME DIETETICO
- INTEGRAZIONE CORRETTA
- COSMETICA E TRATTAMENTI TOPICI
- ASPETTI PSICOLOGICI E GESTIONE DELLO STRESS
- ASPETTI SOCIALI.
Viene presto voglia di incontrarSI di persona e finalmente arriva l’idea geniale: FORMULARE LE PROPRIE LINEE GUIDA E PRESENTARLE AL GRUPPO IN RIUNIONE PLENARIA. Questo è quasi un miracolo. Non mi risulta che in Italia alcun gruppo di pazienti abbia mai fatto un salto di qualità simile. Prendere in mano le redini!!!! Le linee guida sono messe poi a disposizione gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta. Il primo congresso autogestito e non sponsorizzato ha sede a Roma, il secondo pochi giorni fa ad Assago in provincia di Milano. Nel frattempo il gruppo si allarga arrivando alla notevole cifra di 2500 iscritti. Come spesso accade nel web non tutti sono “attivi” e dimostrano di avere capito lo spirito del gruppo. Ogni tanto gli ultimi arrivati rimangono perplessi di fronte alla opzione che viene loro proposta: “ma non ci sono pillole in grado di guarire tutto e subito?” “ma devo proprio stare attento a tutto quello che mangio?”. Ogni volta che succede, pazientemente, ricominciando dalle basi qualcuno accoglie, rassicura, incita, invita fino a quando l’amico che soffre di psoriasi possa avere anche lui una opportunità in più. “Nessuno ha ancora tutte le chiavi e le risposte, altrimenti non saremmo qui” afferma una giovane ragazza, “ma adesso ho capito che se non sgarro posso stare bene”, risponde un’altro. Le linee guida si basano fondamentalmente su di una dieta di esclusione molto stretta chiamata dal gruppo “Paleo-zona-autoimmune”.
Vengono esclusi principalmente
CEREALI
LATTE E PRODOTTI CASEARI
LEGUMI FRUTTA CHE INDUCE LA PRODUZIONE DI ISTAMINA
ZUCCHERI SEMPLICI
CIBI PROCESSATI
Restano alimenti semplici come verdure (cotte o crude) carni, frutta, spezie,
Superato lo shock iniziale la cosa sembra possibile.
Superata la prima settimana il corpo comincia a ringraziarti perchè sta meglio.
Psoriasi o no il 90% delle persone si sente subito meglio eliminando glutine e latticini.
I successi vengono condivisi su FB con tanto di foto e testimonianze, un poco come trofei duramente conquistati , un poco come sprone ed incitamento per chi muove i primi passi.
Non mancano sofferenza e tristezza quando, per esempio, c’è una ricaduta durante un periodo di stress o perchè si cambiano abitudini di vita per un trasloco o un problema di lavoro.
Anche in questo caso la comunità si dimostra subito presente come una famiglia.
Il gruppo e la classe medica. Ho subito notato un forte astio e rancore da parte dei membri nei confronti di chi ha proposto trattamenti e visite a pagamento senza prima avere dimostrato di comprendere la patologia, aggiornarsi sugli aspetti ingegrativi ed alternativi alle classiche terapie farmacologiche.
Ovviamente la situazione si rovescia quando gli specialisti si avvicinano al gruppo o sono convocati dai rappresentanti per la loro “sensibilità” e competenza.
Sono certo che saranno sempre di più i professionisti che potranno collaborare attivamente con il progetto della community e che potranno diventare punti di riferimento per altri pazienti nel territorio. Questo dipende ovviamente dalle capacità di ascolto di medici e operatori sanitari che dovranno ascoltare prima di proporre le loro “soluzioni”.
Il gruppo e le aziende
Anche nei confronti delle aziende c’è molta emotività e sospetto. Questo in seguito alle incursioni nel forum da parte di venditori e piazzisti privi di scrupoli che sono stati tempestivamente bannati. Il gruppo potrebbe valorizzare prodotti ed esperienze aziendali che sono in linea con la loro mission e valori selezionando aziende virtuose con cui collaborare. Si protrebbero premiare progetti virtuosi o prodotti particolarmente attenti alle problematiche dei pazienti con psoriasi attribuendo loro un “bollino di qualità”. Questo avviene comunemente nelle comunità di pazienti più avanzate in europa e negli stati uniti.
Il gruppo e la ricerca L’esperienza di centinaia o migliaia di pazienti ha un valore inestimabile specialmente se i dati clinici vengono raccolti (ovviamente in forma organizzata, anonima e dietro consenso scritto dei singoli). Il gruppo potrebbe proporre anche percorsi alternativi di trattamento per fare testare a volontari forumulazioni o trattamenti innovativi in collaborazione con centri di ricerca, università e laboratori di ricerca privati. In questo caso il gruppo si farebbe garante che il trattamento proposto sia in linea con l’approccio di salute condiviso e permetterebbe ai membri di partecipare personalmente all’avanzamento delle ricerche e delle soluzioni di cura.
Il gruppo: leadership e partecipazione
La guida “illuminata” dei fondatori ha permesso fino ad ora al gruppo di imboccare le strade giuste garantendo ad ognuno di esprimere il proprio punto di vista, dubbi e critiche. Durante il secondo congresso è emersa più forte la necessità di un confronto maggiore attraverso una tavola rotonda o in forma di assemblea. Presto il gruppo potrebbe organizzarsi in forma di associazione senza fini di lucro per potere operare in modo più rappresentativo ed efficiente relazionandosi con enti pubblici e privati.
La mia esperienza personale con il gruppo
Ho chiesto di entrare nel gruppo oltre un anno fa e ho ascoltato e ascoltato. Non soffro personalmente di psoriasi anche se ho due casi in famiglia. Ho letto i post con i commenti alla dieta, ai trattamenti e poi ho studiato tanto per capire meglio e aggiornarmi. Paolo Antolini mi ha chiesto di presentare al gruppo una relazione sulla permeabilità intestinale. Ho pensato un argomento tosto da presentare a “non specialisti”. Cercherò di esserne all’altezza. Quando sono arrivato ad Assago nevicava. Ho ascoltato le belle presentazioni sulle diete e sul microbiota intestinale. Abbiamo mangiato insieme e parlato tanto. E’ stato molto bello.


 Ringrazio tutti per l’amicizia e la bella accoglienza. Spero di potere contribuire anche in futuro alla crescita del gruppo.

November 29, 2013

Psoriasi e Salute intestinale

Presentazione del Dott. Maurizio Salamone, biologo, al 2° convegno del gruppo "Psoriasi fattori scatenanti: l'alternativa naturale".
La presentazione dal titolo "L’equilibrio dell’ecosistema intestinale e il suo rapporto con la salute" affronta le tematiche della permeabilità intestinale, la leaky gut syndrome, il microbiota intestinale, il ruolo dei nutrienti ed il loro rapporto con la salute generale, della pelle ed in particolare nei pazienti affetti da psoriasi.


September 24, 2013

Il gambero rosso: dalla tavola dei templari un alimento dal profondo significato simbolico

Il gambero rosso, sia marino che d’acqua dolce ha sempre colpito l’immaginazione dell’uomo e stuzzicato la sua gola. Il gambero d’acqua dolce è stato persino allevato dai cavalieri templari, i quali sono considerati i veri padri dell’acquacultura moderna.
Nell'area prospicente la chiesa di Tempio ad Ormelle (TV) sono ancora visibili i resti di un'ampia vasca collegata con il fiume dove venivano allevati i gamberi rossi d'acqua dolce, entrati poi nella tradizione culinaria locale.

La regola di questi monaci-guerrieri, scritta da San Bernardo da Chiaravalle prevedeva il consumo dregolare di pesce e crostacei eccetto i venerdì del periodo pasquale e durante la settimana santa. Ma il colorato crostaceo compariva nei banchetti domenicali e della Pasqua. Il valore nutritivo del gambero rosso, accompagnato ad un gradevole gusto, non deve essere sfuggito agli antichi Templari, che hanno anche accostato all’animale un importante carico simbolico. Questo è confermato dagli affreschi del Tempio di Ormelle (Tv) e della quattrocentesca chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave, dove il gambero compare sul desco pasquale insieme all’agnello e al vino rosso.

Il colore rosso vivo del carapace ha sicuramente evocato un forte richiamo simbolico a differenti livelli: il rosso è carne nel mondo fisico, passione nel mondo psichico ed energia spirituale trasformatrice (Spirito Santo per i cristiani). Così la pensa anche Oscar Wirth che inserisce un grande gambero rosso nella lama dei tarocchi dedicata alla Luna. In questo caso il simbolismo diventa complesso e l’animale sembra assurgere dalle torbide acque delle passioni per dirigersi verso la strada della Verità controllata dai cani bianco e nero.



 Il simbolo del gambero rosso si confonde spesso con quello del granchio e dell’aragosta, millenari ed ubiquitari emblemi del solstizio d’estate e del mondo delle acque. Persino nell’astrologia indiana il gambero/granchio è simbolo del cancro.
Interessante anche il ruolo di guardiano della caverna cosmica che il gambero/granchio assume presso alcune popolazioni della Tailandia; in questo caso l’animale ha un ruolo propiziatorio ed il sognarlo predice l’avverarsi dei propri sogni e desideri. Il camminare all’indietro del gambero viene visto in ambito iniziatico come una “riscrittura del passato”; l’adepto rivive gli eventi della sua vita divorando le passioni e le illusioni che lo hanno condizionato fino al suo nuovo inizio.
Come il gambero, l’iniziato cammina all’incontrario (ma senza guardarsi indietro) rielaborando la sua storia personale attraverso le percezioni ed il giudizio liberate dal velo dell’illusione fino a “ritornare bambino”. Questa purezza ritrovata è una nuova incarnazione. Rappresenta la discesa del principio solare nella manifestazione fino in fondo alle acque dove la materia lunare è pronta a fornire alimento alla samsarica ruota delle nascite.


  L’uomo rinato è come la carne candida del gambero che viene liberata solo dalla rottura del duro carapace delle passioni terrene. Non prima però di essere passato dalla passione della brace o della bollitura. Per queste caratteristiche il gambero rosso merita un posto sulla tavola pasquale essendo il corrispettivo acquatico dell’agnello e viene degnamente incluso come simbolo del Cristo nel “Bestiario di Cristo” di Louis Charbonneau-Lassay. 

Dal punto di vista nutrizionale il gambero è un ottimo alimento ingiustamente etichettato come “pericoloso” per il suo alto contenuto di colesterolo. I 100mg di colesterolo per 100g di peso fresco sono molti in percentuale ma perfettamente compatibili con una dieta varia e bilanciata. Non raccomandiamo certo una dieta ricca di crostacei a chi ha una ipercolesterolemia familiare ma possiamo certamente escludere che un consumo occasionale di crostacei possa essere dannoso per la salute. Quanto al valore calorico siamo intorno alle 70 kcalorie per 100 g. Tra i micronutrienti troviamo un buon apporto di Zinco e Selenio che possono essere utili per sostenere le difese immunitarie.


I crostacei hanno anche una discreta fama di "cibi afrodisiaci" anche se nessuna evidenza scientifica è in grado di sostenere tale ipotesi.
Sicuramente sono alimenti molto "fisici" visto che vengono comunemente sbucciati e mangiati con le mani. Questo ha sicuramente richiamato, non solo nella mente degli antichi, altri tipi di pasti egualmente succulenti e desiderabili.


Per quelli che guardano il cielo di notte, ove sia possibile, faccio presente che lontano lontano esiste una nebulosa detta "Gambero". Le sue infinite distese di gas stellare costituiscono un fenomenale "incubatore" di stelle.
Forse un giorno 6000 anni luce saranno una distanza percorribile dall'uomo ma per adesso possiamo soltanto ammirare questa distesa di gas poco luminosa scrutando nella costellazione dello Scorpione, non a caso un segno d'acqua.

September 06, 2013

Straordinaria Review sulla Vitamina D da parte di Mayo Clinic

Segnaliamo una ottima ed aggiornata review sulla vitamina D realizzata dalla Maio Clinic
L'articolo è consultabile in Inglese qui:
 : Hossein-Nezhad A, Holick MF. Vitamin d for health: a global perspective. Mayo Clin Proc. 2013 Jul;88(7):720-55.
Si tratta di un'analisi molto scrupolosa e attuale che tiene in considerazione sia i già noti effetti scheletrici della vitamina/ormone che le più recenti scoperte sui massicci effetti extra-scheletrici.
L'articolo è corredato da stupende grafiche che aiutano a comprendere le interconnessioni tra metabolismo minerale osseo, metabolismo energetico e sistema immunitario e come questi sistemi agiscono sinergeticamnte per mantenere l'omeostasi dell'organismo. La tabella 6 riporta le cause più frequenti di possibile carenza e troviamo tra queste anche l'obesità, sottostimata fino ad ora.

August 27, 2013

Nutrigenomica ed Epigenetica: Il ruolo dei Nutrienti

Si avvicina il 29 Settembre, una data veramente importante per chi si interessa di salute e nutrizione.
Avremo riuniti a Milano alcuni tra i più maggiori esperti italiani di Nutrigenomica e Medicina Funzionale insieme ad una guest star di rilievo internazionale: Jeffrey Bland Phd.

Al seminario parteciperà il Dott Jeffrey Bland PhD considerato un vero innovatore nel campo delle medicine integrative.
Da biochimico estremamente acuto il dott. Bland ha compreso con decenni di anticipo rispetto ai suoi colleghi il ruolo dei nutrienti nel condizionare i più importanti processi biochimici alla base della salute e della malattia, come l'infiammazione, il metabolismo glucidico, la degenerazione cancerosa.

Tra gli esperti italiani che parteciperanno all'incontro con le loro relazioni il Dott. Filippo Ongaro, il dott. Damiano Galimberti, il prof. Antonio Gasbarrini.
La discussione sarà moderata dal Dott.Alfredo Saggioro.
Grazie alla sponsorizzazione di Metagenics il seminario sarà gratuito per tutti i professionisti della salute che si iscriveranno in tempo.
Per maggiori informazioni e per la registrazioni consulta:
- Il sito dell'evento 
- La pagina facebook dedicata all'evento

July 19, 2013

Ho comprato il COCCO e mi ritrovo cubetti di zucchero e amido

Solitamente sono attento alle etichette e leggo gli ingredienti e i valori nutrizionali.
Ma se compro del COCCO A CUBETTI mi aspetto che l'ingrediente principale, se non unico, sia il COCCO.
Non all'IPER dove evidentemente hanno un'idea diversa di cosa dovrebbe essere la frutta secca o disidratata,

Sotto la dicitura COCCO A CUBETTI si legge:
"Il cocco è un frutto ricco di minerali, vitamine e amminoacidi. Cubetti disidratati da utilizzare come snack energetico durante tutta la giornata"

Ma sul retro della confezione leggiamo che il cocco costituisce solo il 37% del prodotto.

Di cosa è fatto il 73% del prodotto?

SCIROPPO DI GLUCOSIO-FRUTTOSIO
AMIDO DI FRUMENTO
DESTROSIO
ZUCCHERO
GELATINA ALIMENTARE BOVINA
SALE

Secondo me l'etichetta è volutamente CONFONDENTE.
Non c'è niente di male a vendere Caramelle al cocco; e si sa che le caramelle o i dolciumi sono fatti in gran parte di ZUCCHERI E GELATINE VARIE.
Trovo invece poco carino SPACCIARE il tutto PER FRUTTA DISIDRATATA..

Si ringrazia IPER che confeziona questo "prodotto" dei paesi bassi nello stabilimento di Verdellino.


July 10, 2013

Mangiate in pace: guida all'alimentazione consapevole

http://www.mangiateinpace.com/

Segnalo l'interessante blog della Nutrizionista Maria Isabella Zuccala. Il blog si intitola Mangiate in pace: guida all'alimentazione consapevole e affronta tematiche legate all'alimentazione con un tocco di umorismo ed un taglio attento agli aspetti psicologici, emotivi e motivazionali. Sappiamo bene che il nostro comportamento alimentare è fortemente condizionato dalle nostre emozioni, sensazioni e dalla nostra visione del mondo. Trovare le giuste motivazioni per cercare e mantenere uno stile di vita sano non è facile e la dottoressa Zuccalà ci fornisce semplici e pratici suggerimenti. Buona lettura.

June 27, 2013

Gruppo "Medicina Funzionale" su Facebook

Oggi il Dott. Alfredo Saggioro, gastroenterologo ed epatologo veneziano, ha aperto un luogo virtuale di discussione sulle tematiche della "Medicina Funzionale".
Il gruppo aperto su Facebook lo trovi seguendo questo link.

Il Dott. Saggioro ha aperto la discussione con una sintetica ma precisa introduzione alla Medicina Funzionale che trascrivo..



MEDICINA FUNZIONALE

Il nostro organismo trae origine da un’unica cellula, che poi si differenzia nei vari organi, ma contiene, ed essi a loro volta contengono, tutte le informazioni per il proprio funzionamento. Questo è il motivo di una “medicina funzionale”, che non si occupa esclusivamente delle malattie, ma vuole considerare tutti gli aspetti fisiologici che intervengono nel funzionamento dell’organismo umano e ne determinano lo stato di salute.
Questo significa ridefinire il concetto di malattia, che non è più esclusivamente un danno anatomico, come ereditato dalla medicina medievale, ma un cattivo funzionamento, “un danno di funzione”, che costringe l’organismo verso processi metabolici alterati che si tradurranno nel tempo in un invecchiamento precoce delle cellule e dell’organismo e, progressivamente, in danni anatomici e quindi malattie.
La medicina funzionale cerca di approfondire questi aspetti biochimici, biotecnologici, metabolici, attraverso un approccio più generale all’individuo che tiene presente dell’ambiente in cui vive, delle situazioni di coinvolgimento emozionale, della storia famigliare e quindi della genetica, dei comportamenti, della postura, del grado di attività fisica e, elemento fondamentale, dell’interfaccia con il mondo esterno e, quindi, dell’alimentazione.
Va quindi considerata una medicina di equilibri, ricercati non attraverso sistemi empirici ma documentati, misurati e, quindi, scientificamente affrontati.
La medicina in questo campo ha fatto passi da gigante, la genetica ha fatto nascere la genomica, superata dall’epigenetica/epigenomica e ora dalla metabolomica, la chimica farmacologica dalla nutraceutica e, lo stesso concetto di ambiente in cui il corpo umano vive e socializza è oggi integrabile, con le conoscenze derivanti dalla tipizzazione del genoma di tutti i batteri che vivono con noi, sulla nostra pelle, mucose, albero bronchiale, vagina, ma, soprattutto apparato digerente, e degli enzimi e proteine prodotti, che ha portato alla conoscenza di come queste cellule siano numericamente 5-10 volte superiori a quelle del corpo umano in toto e i prodotti siano di gran lunga superiori a tutti i metaboliti che ilo nostro organismo riesce a produrre: siamo di fatto un corpo umano ospitato in una nuvola di batteri, dentro e fuori, e la nostra vita, il nostro benessere, dipende da loro e dall’equilibrio che con loro riusciamo a raggiungere.
Di fronte a certi paroloni si può rimanere sconvolti se non se ne conosce il significato, e pensare che nulla sia oggi ancora applicabile: noi siamo abituati a ragionare in termini di test diagnostici di malattia, di interventi terapeutici farmacologici o cruenti (chirurgici), siamo abituati a considerare la ineluttabilità delle malattie croniche e del loro esito fatale, dal cancro, all’arteriosclerosi, al diabete e alla sindrome metabolica: tutto quello che è cronico ci accorcerà la vita, non si potrà curare e solo, se ci andrà bene, tenere a bada con le terapie, per ritardare, almeno un po’ le complicanze e l’esito fatale.
Proviamo a immaginare invece uno scenario diverso, nel quale, prima di tutto ci si preoccupa di mantenere lo stato di salute, e, in second’ordine, anche nella malattia di recuperare gli equilibri perduti per consentire al nostro organismo di rimettersi in carreggiata, cioè tornare normale. Sia beninteso, normale non significa immortale, purtroppo l’usura cellulare esiste come esiste per le macchine, ma si può ritardare, allungando la vita attiva e priva di malattie, o restituendo a vita attiva e sana anche chi malattie ha già contratto (ovviamente con risultati inferiori).
Questa è la medicina funzionale, la medicina che io pratico quotidianamente con risultati talora stupefacenti e i mio è un invito a riconsiderare la vostra vita, guardando al vostro corpo in modo più responsabile e non superficiale e, tantomeno fatalista.

Dott. Alfredo Saggioro

June 02, 2013

Alle Radici del Benessere


E' certo un'inziativa inconsueta quella che paragona l'ecosistema agricolo a quello intestinale..

Alle Radici del Benessere propone un viaggio immaginario dall'ambiente esterno a noi a quello nascosto nelle nostre viscere.
E' forse nel nostro intestino che si nasconde la chiave della nostra salute e di un rapporto equilibrato con il cosmo?




Lo scopriremo il prossimo 30 giugno a Treviso, grazie all'aiuto di esperti moderati dal Prof. Francesco di Mario, responsabile UO Gastroenterologia dell'Ospedale Ca' Foncello di Treviso.

L'Agronomo Michel Barbaud ci sintetizzerà i profondi cambiamenti a cui è andato soggetto il nostro territorio agricolo;

la dott.ssa Chiara Vassalli ci farà riflettere sulla possibilità di un'alimentazione sostenibile;
il Dott. Corrado Ceschinelli, ci aiuterà ad entrare in contatto con le motivazioni profonde che sottoindendono le nostre scelte alimentari;
il Prof. Francesco Arleo ci parlerà di come la nutrizione viene comunicata al pubblico e delle nuove pratiche territoriali per la gastronomia salutare;
Io affronterò il tema dell' integrazione alimentare;
Lucio Levorato affronterà il tema dell'
L’etichettatura degli alimenti: trasparenza e tutela 
 del consumatore;
Si passerà poi ad relazioni medico/scientifiche sul tema della celiachia ed intolleranza al glutine con il Dott. Roberto Marcello;
Il tema della barriera intestinale e dell'importanza della permeabilità intestinale con il Prof Antonio Gasbarrini;
Per concludere si parlerà di Qualità di Vita nei pazienti con Malattie  Infiammatorie Cronico Intestinali, le temute MICI grazie all'Arch Mauro De Simone, vice presidente dell'Associazione di pazienti AMICI.

L'evento fa parte delle Giornate Gastroenterologiche Trevigiane che si articoleranno nel fine settimana compreso tra il 29 ed il 30 Giugno.


Si ringrazia l'Accademia per l'Alimentazione Salutare per la collaborazione nella realizzazione dell'evento;

Si ringrazia la Fondazione Benetton Studi Ricerche per avere accettato di ospitare l'iniziativa presso gli Spazi Bomben in via Cornarotta aTreviso.


Progetto Benessere Cittadini più Sani, Sicuri ed Informati

Domenica 26 Maggio si è svolto a Ponzano Veneto l’evento conclusivo del progetto:
 “Benessere: cittadini più sani, sicuri ed informati”.
Il progetto, realizzato con il contributo della Provincia Regionale di Treviso, è stato realizzato dall’ACSI Associazione Culturale Senegalesi in Italia, in collaborazione con Metagenics ed altri enti patrocinatori.
Nel corso dell’incontro sono stati diffusi dati inediti sulla carenza di vitamina D nella popolazione pediatrica ed in particolare in quella di etnia centro-africana residente nella provincia di Treviso.
 I dati provengono da un campione di oltre 4000 misurazioni effettuate nel periodo 2011-2013 dalla Cattedra di Pediatria dell’Università di Verona. La ricerca, coordinata dal Direttore della Cattedra di Pediatria Professor Attilio Boner e dal Prof. Diego Peroni, ha messo in evidenza valori sierici di vitamina D molto bassi nei bambini caucasici residenti in Veneto.



 I valori medi sono intorno a 20 ng/ml nel range dell’insufficienza. La situazione è ancora più grave per i bambini di pelle scura il cui valore medio è intorno a 11.80 ng/ml nell’area della carenza importante. Visto che la vitamina D è indispensabile sia per il mantenimento delle difese immunitarie che per lo sviluppo di un apparato scheletrico sano e forte è necessario affrontare con decisione questa situazione per prevenire malattie anche molto gravi. La carenza di Vitamina D nei bambini è associata anche all’asma bronchiale e alle allergie.
 “I bambini dalla pelle scura sono una fascia di popolazione ad alto rischio che necessità di un’attenzione particolare”, afferma il Prof. Attilio Boner.

All’incontro scientifico hanno partecipato anche il Dott. Saggioro, gastroenterologo di Mestre, il Dott. Marco Rossi dell’Ospedale Regionale Ca’Foncello di Treviso e la Nutrizionista Maria Isabella Zuccalà.
Il progetto si è articolato in 3 azioni:
- Nutrizione e Stili di Vita salutari,
- Sicurezza Stradale
-  Aspetti legali e normativa sull’immigrazione.
 Al progetto Sicurezza stradale ha collaborato il Dott. Trotta di Tesa srl. Alla sezione Sicurezza hanno collaborato gli Avvocati Cecilian e Mazzola. Ai numerosi incontri formativi e di aggiornamento realizzati nei comuni della Provincia hanno partecipato centinaia di cittadini e mediatori culturali che hanno potuto approfondire temi fondamentali per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e consapevole.
L’incontro, aperto al pubblico, si èconcluso con un pranzo a base di ricette regionali centro africane e venete.

Corso sugli Integratori Alimentari - Roma 28 Maggio 2013

Business International e Milano Fiera Media hanno organizzato, lo scorso 28 Maggio, un interessante corso sugli Integratori Alimentari.
Esperti del Ministero dell'Ambiente, Il Comandante dei Nas, Dirigenti di Bayer e Guna, hanno aggiornato una trentina di allievi sulla situazione attuale di questo interessante mercato.
Il Dott. Donati, esperto di sicurezza alimentare ha moderato e Nielsen ha contribuito fornendo una dettagliata relazione sull'andamento del mercato.
Ecco la mia presentazione sul marketing innovativo degli Integratori Alimentari

February 14, 2013

Prepararsi al concepimento:una frontiera per la medicina moderna

In Italia non esiste una vera medicina preventiva.


Ci si rivolge al medico generalmente quando si sperimenta un sintomo o si teme di avere "qualcosa di brutto".

La vera medicina dovrebbe innanzitutto aiutarci a NON AMMALARCI ed eventualmente agire per curarci se avesse fallito il primo obiettivo.

Non sorprende quindi la mancanza di una "medicina del concepimento", indirizzata a fornire alle coppie consapevoli tutte le indicazioni necessarie a preparare i loro corpi ed il loro essere a quell'evento sconvolgente che è la maternità/paternità.

Ci sono numerosi casi di sterilità e casi molto drammatici di aborti ripetuti che sono risolti con un adeguato aiuto clinico. Ciononostante molti casi restano ancora irrisolti.

Non è difficile capire che si possono mettere in atto strategie efficaci per prevenire patologie e disturbi sia alla madre che al bambino.

Molti degli interventi suggeriti sono validi per tutti come ad esempio:

- Astenersi da intossicanti come fumo e alcol;

- Condurre uno stile di vita che comprenda attività fisica, una dieta sana e varia, adeguato riposo;

Altri interventi sono invece SPECIFICI. Tra questi citiamo a titolo esemplificativo quello dell’ACIDO FOLICO, meglio conosciuto come Vitamina B9.

L’acido Folico è in grado di prevenire nel feto un’anomala chisura del tubo neurale. La patologia, chiamata Spina Bifida, si previene con una semplice supplementazione di 400 microgrammi/die di Folato nell’oltre 80% dei casi.

Ma i benefici del Folato non finiscono qui:

Una recente ricerca Norvegese appena pubblicata sulla rivista  (JAMA. 2013;309(6):570-577) ha messo in evidenza che:

L’adeguato apporto di Vitamina B9 nel periodo antecendente al concepimento si correla ad una riduzione del 50% di rischio di concepire un bambino che sviluppi AUTISMO.

Lo studio ha seguito 85176 bambini, dei quali 270 hanno sviluppato una sindrome autistica. Le madri che non avevano assunto adeguatamente folati hanno avuto il doppio dei casi di bambini autistici 0.21% (50/24 134) rispetto a chi aveva assunto adeguatamente 0.10% (64/61 042).

Anche se gli autori non sostengono un nesso di causalità confermano l'opportunità di una integrazione di folati a tutte le donne in età fertile.

Potremmo fare molti altri esempi come questi con altri nutrienti e con pratiche indirizzate alla riduzione e gestione dello stress.

Ci auguriamo che in futuro ci si approcci alla vita che nasce con maggiore consapevolezza e responsabilità.

Ogni essere umano è unico e prezioso e merita di nascere e vivere nelle migliori condizioni possibili.

Precisiamo che non è nostra intenzione medicalizzare il concepimento cosi’ come si è fatto (purtroppo) con la nascita.

Al contrario ci auguriamo che vengano messi in atto interventi preventivi e personalizzati che tengano madre e bambino lontano dal ricorso a cure mediche.


January 30, 2013

Nutrienti che proteggono dai danni di UV e radiazioni

Sappiamo bene quanto l'argomento sia delicato e difficile.
Raggi ad alta energia come UV e Raggi gamma sono molto pericolosi per il nosto organismo anche se in qualche caso possono essere utili (Raggi gamma usati per la diagnostica radiografica, UV per la produzione endogena di Vitamina D).
La raccomandazione generale è quella di stare più lintano possibile dai raggi gamma e di esporsi ai raggi solari in maniera moderata evitando le ore più calde e usando protezioni nel caso di fototipi più sensibili.

CI SONO NUTRIENTI CHE POSSONO PROTEGGERCI DAI DANNI DI RAGGI UV E GAMMA?

La risposta è si:
- Catechine del tè verde;
- Gincosidi del Ginko biloba
- L-Glutammina
sono i principali ed agiscono con meccanismi diversi.

L' L-Glutammina ha dimostrato efficacia in molti casi di danni tissutali, aiutando la rigenerazione dei tessuti.
Ginkosidi e Catechine del tè verde promuovono i meccanismi di riparazione del DNA, fondamentali per contrastare l'invecchiamento della pelle ed evitare degenerazioni cancerose.

Segnalo uno studio appena pubblicato sul British Journal on Nutrition dal titolo:
Oral green tea catechin metabolites are incorporated into human skin and protect against UV radiation-induced cutaneous inflammation in association with reduced production of pro-inflammatory eicosanoid 12-hydroxyeicosatetraenoic acid
Lo studio non solo dimostra che le catechine hanno effetto protettivo, ma analizza anche i potenziali  meccanismi evidenziando un'azione antinfiammatoria della sostanza contenuta nel tè verde.

La buona notizia è che bastano un paio di tazze di tè verde al giorno per fare in modo che le catechine  vengano incorporate nell tessuto cutaneo ed esercitino un ruolo protettivo a medio-lungo termine contro i danni da UV.

January 18, 2013

Da quale pulpito viene la predica..sull'obesità

Coca Cola company ha fatto trasmettere in prima serata Tv negli USA un lungo messaggio pubblicitario (120 secondi) usando una parola tabù: "Obesity".




 Lo spot comincia ammettendo che negli USA l'obesità è un problema diffuso e grave, ma sorvola sul fatto che l'azienda ha forti responsabilità per avere venduto negli ultimi 50 anni miliardi di litri di bevande inutilmente ipercaloriche e letteralmente sovraccariche di zucchero.
A prima vista sembra uno scherzo quando si afferma che l'azienda ha ridotto del 22% il valore calorico delle bevande, senza specificare che il valore è ottenuto facendo la media tra le calorie delle bevande iper-zuccherine (pubblicizzate a video per gran parte dello spot) con quelle contenenti dolcificanti.
Quindi non c'è stato nessuna riduzione dell'apporto calorico nella bevanda regolare.
Altra azione meritoria sarebbe quella di avere sostituito nelle scuole americane le bevande ipercaloriche con altre più salutari, ma anche qui si sorvola sul fatto che l'azione è stata intrapresa solo a seguito di azioni governative specifiche che vietavano la vendita delle suddette bevande in ambito scolastico.
Concludo ringraziando Coca Cola company per la sua attenzione ed amore verso il popolo italiano.
A noi propinano ancora Coca Cola zero e light dolcificate con aspartame e ciclammato riservando la  Stevia rebaudiana ad un pubblico di consumatori più evoluti e consapevoli.
Grazie mamma Coca Cola.

January 11, 2013

In difesa di Frutta e Verdura

Sempre più spesso mi confronto con persone che hanno interrotto l'assunzione di frutta e verdura per i motivi più disparati.
A loro dire la decisione non è stata presa alla leggera e spesso in conseguenza di una raccomandazione medica.
I motivi addotti più frequentemente sono:
PATOLOGIE
- Sindrome dell'intestino Irritabile (IBS)
- Altre malattie infiammatorie croniche dell'intestino (MICI)
- Diverticoli
DIETE PER LA RIDUZIONE DELLA MASSA PONDERALE
- Diete a basso contenuto di carboidrati (Zona, DunKan, Tisanoreica)
TRATTAMENTI DI INTOLLERANZE
- Talvolta vengono esclusi  cibi essenziali in maniera assolutamente arbitraria.

ATTENZIONE ALLA VOSTRA SALUTE
L'esclusione di frutta e verdura (o solo di una delle due) ha sempre conseguenze negative per la nostra salute e deve essere fatta solo per motivi molto gravi.
L'intestino irritabile, una Mici o una colite NON RICHIEDONO LA SOSPENZIONE DI FRUTTA E/O VERDURA se non nelle fasi acute e sotto il controllo medico.

Le diete che prevedono una forte riduzione di frutta e verdura SONO PER DEFINIZIONE DIETE SQUILIBRATE che devono essere seguite solo per brevi periodi e sotto controllo medico.

Ricordate che per mantenere il nostro intestino in buone condizioni dovremmo assumere almeno 25-40 grammi di fibre al giorno e queste si trovano principalmente in frutta e verdura.
Ricordate che frutta e verdura ci forniscono LE VITAMINE, I MINERALI E GLI ANTIOSSIDANTI che non sono presenti in molti altri cibi o che si perdono nei cibi processati.

Nessuna civiltà o cultura ha mai fatto a meno di cibi crudi e frutta fresca anche dopo millenni dalla scoperta dei metodi di cottura degli alimenti.

DIFFIDIAMO DA CHIUNQUE CI CONSIGLI ALLA LEGGERA DI NON MANGIARE FRUTTA E/O VERDURA. Sicuramente non vuole il nostro bene.




HIstoria Medica

Segnalo un blog imperdibile per chi è curioso di sapere come si è evoluto il sapere medico. Il blog si chiama "Historia Medica" ed è curato dal Dott. Marco Rossi, internista presso l'U.O. di Medicina all'Ospedale Regionale di Treviso.
Gli articoli sono frutto di una ricerca meticolosa e meditata.