July 27, 2008

Il rapido declino del regno di Ping

C’era una volta, in un posto lontano lontano, un universo che ospitava una comunità ricca e vivace.
La comunità, chiamata New-Ronia, era formata da entità fisiche, cybercorpi e psycoavatar, tutti aventi pari diritti e doveri. Ogni entità poteva gestire diversi profili tematici ma tutti facevano capo ad un unico codice identificativo. Ogni entità poteva contattare ed interagire con le altre liberamente e senza restrizioni di classe, di psicoimpronta o di pattern genetico.
I visionari futurologi erano chiamati “stalkers” ed avevano il compito di prevedere i solchi e le emergenze attraverso le quali si sarebbe sviluppata la rete. Gli stalkers coagulavano le risorse e le spinte emozionali delle entità nella direzione dei socio-bisogni emergenti, creavano e moderavano i gruppi e riportavano direttamente al gestore dell’algoritmo centrale.
Un giorno l’avido e miope sovrano di Ping decise di estendere la sua influenza su New-Ronia e con un’abile mossa diventò amministratore del destino finanziario della comunità.
Furono scelti molti validi elementi all’interno di New-Ronia per svolgere la funzione di governatore nella fase di transizione, ma ben presto questi capirono che si trattava di una spregiudicata manovra per far credere ai NewRoniani che tutto sarebbe stato come prima.
La fase di transizione fu un triste periodo in cui gli ottimisti speravano, i pessimisti erano già fuggiti e la gran parte della comunità viveva alla giornata cercando di interpretare gli infausti segni che arrivavano dal bieco sovrano.
Il sovrano di Ping emise subito un editto con cui aboliva le libertà di gestire i profili tematici. Ogni entità poteva avere un solo profilo e avrebbe dovuto pagare la tassa di “esistenza pluri-livello” per poterlo mantenere attivo.
Il sovrano di Ping diede a tutti la possibilità di scegliere liberamente tra l’esilio, la vita regolata dal codice di Ping, oppure una semi-esistenza chiamata “freestyle”.
Le entità freestyle non potevano comunicare attivamente con alcuno, ma soltanto rispondere agli psicostimoli inviati da altri utenti. Non potevano partecipare a gruppi o a forum; i loro profili erano marchiati con una effe viola e gli utenti standard che avevano più di 3 effe tra i propri contatti perdevano la possibilità di diventare stalkers.
La comunità di New-Ronia era famosa in ogni angolo della CPW (cyber-psyco-web) per i suoi annali. Gli annali erano dei dati folksonomici standard che raccoglievano ogni forma di interazione liberamente condivisa dai profili ed associati in maniera anonima alle entità. Costituivano un patrimonio inestimabile per tutte le comunità e per la prima volta dalla fondazione del CPW rischiavano seriamente la cancellazione.
Il bieco sovrano di Ping non diede nessuna autonomia ai governatori, i quali si videro costretti ad applicare ciecamente gli usi e le leggi di Ping alla neo annessa comunità.
Ben presto il bianco, simbolo dello strapotere di Ping, cominciò a coprire i multicolori segni della vivacità NewRoniana. Crollarono gli indicatori di vitalità dei gruppi e molti di essi cessarono semplicemente di esistere.
Gli stalkers più brillanti avevano capito con largo anticipo cosa sarebbe successo e si prepararono ad una pericolosa ed incerta migrazione verso lidi più accoglienti.
Le vicine federazioni di “Lamiafaccetta” e “Ilmiospaziettobellobellino” furono le mete più gettonate in quanto, pur essendo fortemente influenzate dalle logiche commerciali delle quattro lobby, continuavano a garantire i diritti fondamentali della costituzione CPW, ovvero diritto di comunicare, di condividere e di esprimere la propria esistenza attraverso atti creativi.
Oggi, nel momento in cui la curva del tempo segna il passaggio al nuovo anno galattico, anche io mi appresto a silenziare i miei profili e a lasciare a questo cristallo di quarzo la memoria di quanto avvenuto. Che possa servire da insegnamento alle generazioni che verranno e che precederanno.
Stalker NEC 37

Ogni riferimento a cose, persone o società è puramente accidentale e non voluto.

July 25, 2008

Nutritional Widget - Conosci quello che mangi?

Se vuoi conoscere meglio quello che ingurgiti durante le ferie estive (e conosci l'inglese) puoi usare questo widget nutrizionista che ti collega a NutritionData.com un sito molto ben fatto sull'alimentazione.

July 17, 2008

Quanto è online Il futuro della Pubblicità?

Leggiamo da una ricerca di IDC che la spesa mondiale in Internet Advertising per il 2011 supererà i 106 miliardi di $.
Alcuni spunti di riflessione che emergono dalla ricerca sono:
Per il 2008 si prevede una spesa si 65,2 miliardi di dollari, che rappresenta quasi il 10% di tutto l’advertising. Questa percentuale potrebbe avere una crescita annuale del 15%-20% fino al 2011, raggiungendo il 13% della spesa totale (107 miliardi di dollari).
La pubblicità legata alla ricerca per parole chiave attirerà entro il 2011 almeno il 20% degli investimenti pubblicitari mondiali seguita da quella con displays vari come banner, occhielli etc.
Questo spiega la lunga corte che Microsoft sta facendo a Yahoo.
Gli esperti del settore sembrano cominciare a capire che la pubblicità online deve essere integrata in una strategia più complessa (io direi multi-canale).
Il multichannel marketing sarà un passo obbligato per tutte quelle aziende che vorranno trarre il massimo profitto dai loro investimenti pubblicitari...

July 16, 2008

Viral Horror per Papershow

Ai confini dell'horror il 4° video virale per la promozione di Papershow.
Abbiamo suggerito i precedenti in questo articolo.
Papershow è un tool wirelless per le presentazioni elettroniche interattive che verrà commercializzato in italia nelle prossime settimane. La società ShowReel, responsabile dell'attività di viral per conto di Oxford, azienda produttrice di Papershow ha deciso di utilizzare il marketing non convenzionale per supportare la fase di pre-lancio del prodotto.
Oxford ha proposto al pubblico un blog dedicato al prodotto, quattro video virali e sta cercando di coinvolgere i bloggers che si occupano di marketing, pubblicità o interessati all'argomento delle presentazioni "coinvolgenti".
Verrà realizzato un incontro di presentazione di Papershow a Milano (per informazioni info@show-reel.it) in data da definirsi.

Nuove regole negli USA per il Marketing farmaceutico


Sappiamo bene che spesso si passa da un opposto all'altro.
E' insito nella natura umana il tentativo di trovare un equilibrio oscillando da un estremo all'altro. Così "Pharmaceutical Research and Manufacturers of America" (PhRMA) Board of Directors ha adottato qualche giorno fa alcune misure per "migliorare " quella parte del codice etico delle aziende farmaceutiche che regola le interazioni di queste con la classe medica.
Tra i cambiamenti previsti dal nuovo codice (
puoi approfondire qui) alcune norme che impediscono:
- l'uso di gadget non pertinenti (come una penna biro, tazze da tè, fazzolettini di carta) anche se di scarso valore;
- la non disponibilità di dati sulle preferenze prescrittive del medico anche se privati dei dati personali dei pazienti;

A nostro parere si esagera in alcune restrizioni, anche se è fondamentale che ci siano regole chiare. Io non posso pensare che regalare una biro da 50 centesimi con un marchio possa in alcun modo influenzare le scelte prescrittive di un medico.
Riporto di seguito una vignetta tratta dal settimanale New Yorker che immagina una classe medica con camici sponsorizzati come quelli dei piloti di formula uno.
In questo modo il paziente saprebbe quali aziende stanno al momento sponsorizzando il proprio medico di fiducia....

Widget per Markettari e AdvAddicted

!-- SpringWidgets | The not-so-secret writings of ScLoHo (#47735) | Blogger | Generated on 07/15/2008 -->

July 12, 2008

Freebase, un'altro passo verso il web semantico


4 milioni di voci multimediali contro i 2,5 milioni di Wikipedia nella versione inglese.
Sono questi i numeri da capogiro che presenta Freebase già dalla sua fase alfa.
Come si è riusciti a far questo? Integrando il lavoro di uomini e donne che volontariamente inseriscono contenuti e procedono alla creazione di paths folksonomici con il lavoro di algoritmi che scannerizzano la rete e pescano contenuti standardizzando i formati.

I risultati saranno attendibili? Si riuscirà ad avvicinarsi di più al "significato" delle cose, nascosto all'interno dei files multimediali e imprigionato dalle applicazioni proprietarie?
E' un pò presto per saperlo, ma Freebase merita una possibilità per il solo fatto di averci provato. Gli utenti (umani) non solo fanno la loro parte ma direi che sono messi al centro del processo di generazione dei contenuti potendo proporre nuovi temi e integrare dati in ogni forma possibile. L'aspetto sociale è molto valorizzato e non potrebbe essere diversamente dopo l’avvento e lo sviluppo delle piattaforme wiki.

Da curiosi inguaribili abbiamo messo subito alla prova freebase su domandine "difficili" come Semantic Web, Multichannel marketing, folksonomy.
I risultati sono (a nostro parere) buoni.

Multi-Channel Retailing

Leggiamo da una interessante ricerca di Jeffrey Grau ed acquistabile (a soli 1.295 $ Sig! - per fortuna c'è il Summary) sul sito di eMarketer alcuni dati estremamente interessanti sul multi-channel retailing.
- Le ricerche on line e le campagne on line promosse da retailers portano per ogni milione di $ di vendite online, 3.45 milioni di $ di vendite in store;
- I dati USA relativi al 2007 hanno mostrato un fatturato di 136 miliardi di $ per le vendite online rispetto ai 471 miliardi di $ di vendite in store ma influenzate da ricerche online;

RIFLESSIONI
I retailers che non tengono in adeguata considerazione un approccio multicanale perdono enormi opportunità.
I consumatori stanno sviluppando sempre maggiori abilità nella ricerca e comparazione di informazioni sui prodotti che intendono acquistare; le vendite in store sono sempre più influenzate dal frutto di queste ricerce.
A mio parere il consumatore, che sta diventando sempre più "social" si aspetta sempre essere accompagnato dall'azienda nel processo di acquisto attraverso la proposta di informazioni chiare, accessibili e possibilmente "attendibili" sui prodotti. Il consumatore gradisce anche contenuti chiaramente "sponsorizzati" quando questi siano anche divertenti (AdTrateinment).
C'è una grande fiducia sui contenuti generati dagli altri utenti (blogs, forum, wikis).
I consumatori sono in genere molto propensi ad accettare un approccio multicanale e lo ritengono uno sviluppo "naturale" delle tecniche di marketing tradizionale. Collegano bene i messaggi complementari provenienti da web, tv, coupons, e li integrano agilmente nel loro processo d'acquisto.

July 07, 2008

Il Web semantico aprirà le porte ad un Marketing semantico?

Ogni programmatore, sviluppatore, responsabile IT di questo mondo vorrebbe poter disporre di una banca dati comune in cui l'organizzazione e la classificazione delle informazioni avviene sulla base di unità di significato piuttosto che sulla base di formati e codifiche stratificate.
Il social tagging ha dato un impulso in questa direzione rendendo "disponibili" ai motori di ricerca le informazioni sui contenuti di immagini, suoni e video sulla base di un immenso lavoro di descrizione effettuato dai generatori di contenuti. Anche il social networking si è mosso in questa direzione permettendo l'affiancamento delle informazioni nei formati classici con tag editabili, votabili e quindi "dinamici". Ma un vero web semantico è un'altra cosa.
Si basa su un linguaggio in grado di gestire in differentemente qualsiasi tipo di informazione e da qualsiasi fonte essa provenga sulla base del "significato".


Ad oggi non disponiamo di una killer application in grado di far questo e quindi le informazioni restano imprigionate all'interno delle applicazioni anzicchè transitarvi solamente.
Un'altra conseguenza è che molte informazioni "preziose" non sono disponibili operativamente perchè la loro "decodifica semantica" richiederebbe sforzi superiori al valore dell'informazione stessa.
A mio parere siamo ad punto di svolta.
Dovremo accettare prima o poi un web a due velocità in cui i contenuti generati semanticamente in forma nativa saranno più disponibili, più economici e più completi di quelli da "decodificare".
Questo fino a quando i miliardi di terabites generati fino ad oggi saranno solo un bruscolino dello sterminato iperspazio della rete.
Come si rapporta il marketing con questi cambiamenti?
Quali opportunità e quali rischi sono collegati a questi cambiamenti?
Al momento le risorse già disponibili sono tante ma completamente ignorate dai responsabili della business intelligence. Legati a vecchi tecniche di data mining e ancor peggio a improvvisazione pura, la maggior parte dei Marketing managers ignorano completamente la grande risorsa di informazioni contenute in cuei piccoli tag che milioni di utenti incollano ogni giorno ai loro post, articoli, video etc.
Le tecniche di search engine optimization sembrano al momento le uniche opportunità di business che il marketing possa ricavare dal web semantico!!!
Ma questa è una visione cieca e becera!
Ricordiamo che le informazioni sono risorse preziose in azienda, come lo sono i contatti personali ( e le informazioni relative a questi contatti) ed il tempo.
Semplificare qualcosa significa creare valore.
Permettere il risparmio di tempo attraverso l'ottimizzazione dei processi significa generare valore. Il marketing semantico permetterà di far tutto questo restando proprietari delle informazioni generate che non saranno più prigioniere di API e mush-up che oggi ci sono e scompaiono da un giorno all'altro con la preziosa memoria in esse contenuta.

Il blog di Matteo Brunati Casual.info in.a.bottle è una risorsa imperdibile per chi vuole saperne di più sull'argomento.

Anche questa serie di slides è molto ricca di informazioni..


Aiutaci a creare un mondo in cui i dati siano più "scambiabili, flessibili, portabili".....

DataPortability - Connect, Control, Share, Remix from Smashcut Media on Vimeo.

July 06, 2008

Mi Manca La Spina Festival


Io lo avrei chiamato "Attacca la Spina Festival".
E' più dinamico, allegro e positivo.
Tra l'altro "Attacca la Spina" si collega molto bene anche alle numerose chitarre elettriche che fanno capolino dal logo dell'evento nel manifesto di invito.

"Mi Manca La Spina" sottolinea che il Festival è organizzato dall'associazione culturale "La Spina" ma nel contempo comunica come un senso di "bisogno insoddisfatto" di "malinconia".
Che ci volete fare non riesco a non pensare da markettaro... ;-)

Mi Manca La Spina Festival si terra da Giovedì 24 Luglio a Domenica 27 a Galliera Veneta (Pd)
Per informazioni visitate il Sito il Gruppo su Myspace oppure info@laspina.info

July 04, 2008

marketing non convenzionale per un farmaco ?

Questa campagna pubblicitaria relativa ad un fantomatico farmaco dal nome "Obey" è apparsa nelle città di Toronto e Londra qualche mese fa.
Ovviamente il prodotto in questione è immaginario e a prima vista potremmo pensare di trovarci di fronte ad un caso di Visionary Marketing ,(da me) definito come: “l’uso di strategie e tecniche marketing innovative finalizzate a studiare la risposta del mercato indipendentemente dalla promozione di una merce o di un servizio, attraverso l’uso di prodotti chimerici o di campagne posticce”.


Si tratta invece di una campagna pubblicitaria non convenzionale che in una prima fase cattura l'attenzione del pubblico e rivela il prodotto promosso dopo avere creato un'aspettativa sull'evoluzione del caso. Importante per campagne di questo tipo è la capacità di generare un effetto virale e il passa parola (word of mouth).

Analizziamone i dettagli:

1) Il nome del prodotto "Obey" (che in inglese significa Obbidisci) evoca il frequente e spesso eccessivo utilizzo di psicofarmaci negli adolescenti. E' il fattore "emotional" della campagna;
2) Nella "capacità di pensiero autonomo" va ricercata la chiave di lettura della campagna che poi ci porterà a scoprire quale prodotto (e quale azienda) si nasconde dietro il farmaco posticcio; Ovvero "Penso con la mia testa quindi scelgo....X.... e "obey" te lo puoi (((XXXCENSOREDXXXX));


Rimedi naturali - Unconventional Drugs

Se siete stressate,
malinconiche, oppresse-depresse, sfinite, tristi, afflitte, in conflitto, in affitto, bistrattate, maltrattate, ignorate, denigrate, snobbate, mobbate, minacciate, alterate, macerate, carcerate, contagiate, deprecate, sotto tono, sotto scacco, sotto sopra, inconcludenti, invadenti, intrattabili,


ALLORA PROVATE QUESTO RIMEDIO NATURALE!!!

Sama y El Expreso de Oriente---Guarachando - Www.Sumbale.coM

July 02, 2008

E-Detailing

E-Detailing sono quelle attività di formazione-informazione elettroniche svolte da un'azienda farmaceutica o produttore di medical-devices e rivolta alla classe medica in aggiunta o in sostituzione alle normali attività di Informazione scientifica svolta da ISF (gli anglosassoni li chiamano sales reps). Negli ultimi 10 anni queste attività sono diventare sempre più complesse ed articolate ed oggi non c'è multinazionale di Big Pharma che non integri le normali relazioni face to face con un'attività web-mediata.
Univadis è il progetto di Merck Sharp & Dohme, notevole per il numero di professionisti registrati. Ad oggi sono più di 500.000 in Europa.
Leggiamo da AdnKronos salute del 1 luglio che "Msd e il British Medical Journal Group hanno firmato un'intesa nel campo della formazione medico-scientifica grazie alla quale Bmj Learning sarà disponibile ai medici attraverso il portale scientifico Univadis".

Anche altre grandi multinazionali come Pfizer (con Medikey) e Glaxo hanno sviluppato progetti simili e persino aziende di media dimensione associano all'informazione sul farmaco attività on-line ed off-line di aggiornamento.

Questo blog aderisce a Crazy Marketing Network


Questo Blog aderisce a Crazy Marketing Network
Il più famoso e creativo gruppo di blogger attualmente presente in rete.
Ci occupiamo di Marketing non convenzionale, Comunicazione, Pubblicità e molto...molto di più..
Visita i nostri Blog



July 01, 2008

Retail 2.0

Questa presentazione sul Social Retailing o Retail 2.0 merita davvero la nostra attenzione. Ringrazio Raimo Van Der Klein per averla condivisa.

Alcuni estratti:
Social Retailing significa creare strumenti e piattaforme attorno ai prodotti e servizi per stimolare un comportamento d'acquisto più informato ed organizzato.
I Retailers si trovano schacciati tra produttori e consumatori?
Quali sono i trends nel Social Retailing?
Una frase che sembra uscita da "Matrix Reloaded" : L'eccellenza richiede un chiaro senso dello scopo che si vuole perseguire"....e rende autentico il retailer...


ADV contro l'uso di Sostanze Stupefacenti

E' meglio sapere a cosa si va incontro

Weird Side-Effects

Se ti senti strana, con "la testa a palloncino", ti gonfia la lingua, vedi punti di luce, non senti più il gusto del cibo allora....NON PREOCCUPARTI...

E' possibile che sia il caldo, l'afa che in questi giorni si è abbattuta sull'Italia, ma potrebbe essere anche uno dei rari ma non impossibili: WEIRD SIDE -EFFECTS di un farmaco. (letteralmente effetti indesiderati bizzarri).

In genere ogni farmaco ha degli effetti indesiderati comuni ed altri via via meno frequenti.
Tra questi possiamo trovare delle vere e proprie "stranezze"....

Precisiamo che nessuno può mettere in discussione l'esperienza soggettiva che viene riportata da un paziente al medico sia nella fase di sperimentazione che in quella di vigilanza successiva alla commercializzazione.

Possiamo distinguere effetti indesiderati che causano una modifica oggettiva di un parametro fisiologico e esperienze soggettive che alterano lo stato complessivo di salute psico-fisica di un paziente.

- Ogni farmaco può causare l'effetto opposto a quello per cui è stato prescritto;
(farmaci per l'insonnia che non fanno dormire, antidolorifici che aumentano il dolore etc)

- Alcuni farmaci alterano il "normale" stato di vigilanza (posto che per alcune persone il termine "normale" è un eufemismo) ad esempio gli anti istaminici che si usano per la rinite allergica;

- Alcuni farmaci possono causare alterazioni del gusto o una forte riduzione del senso del gusto (ad esempio alcuni antibiotici);

- Moltissimi farmaci possono provocare sia stitichezza che diarrea (sembra impossibile ma è proprio così);

- Alcuni farmaci macchiano i denti permanentemente (alcuni antibiotici e trattamenti anti-ulcera combinati);

- Alcuni farmaci possono favorire la rottura del tendine d'Achille (ad esempio la norfloxacina);

- Alcuni farmaci possono farci vedere blu (sildenafil, noto farmaco per il trattamento dell'impotenza);

- Alcuni farmaci possono favorire la comparsa di comportamenti aggressivi o irritabilità (androgeni , alcuni anti epilettici);

-Alcuni farmaci possono indurci a pensare che tutti ce l'hanno con noi (comportamento psicotico)
(come esempio l' anti malarico meflochina;

- Alcuni farmaci usati per curare l'obesità possono accompagnarsi a "sconvenienti" perdite anali oleose e vivacemente colorate;

- Alcuni farmaci possono ridurre il nostro desiderio sessuale (ad alcune persone andrebbero suggeriti per questo motivo)

TUTTAVIA I FARMACI SALVANO OGNI GIORNO MIGLIAIA DI VITE DA INFARTI, ICTUS INFEZIONI DI OGNI GENERE....