January 30, 2008

BROWSING VS. CLOUDING


Dopo anni di navigazione ci siamo ormai abituati ai menu a tendina con la lista di risposte, generata dai motori di ricerca.
Passiamo da una ricerca all’altra o ci spostiamo tra i link facendo appunto “browsing”.
Ma adesso i motori di ricerca si trovano davanti ad una nuova sfida:
1) gestire i contenuti forniti dagli utenti;
2) “seguire il filo” sottile e impalpabile che collega oggetti di natura diversa (suoni, immagini, testo, animazioni)

La soluzione sembra a portata di mano e già intravediamo le modalità di navigazione del futuro recente.
Dal punto di vista hardware potremo passare da un oggetto all’altro con un approccio più tattile attraverso i nuovi dispositivi di puntamento 3D.
Sarà più facile e intuitivo acchiappare e posare piuttosto che cliccare ed evidenziare. Vediamo già i prototipi soprattutto nel campo dell’intrattenimento (vedi Wii).
Dal punto di vista delle interfacce utente già adesso, senza accorgercene, ci troviamo a seguire percorsi che sono generati tenendo conto dei TAG forniti dall’utente.
Un esempio è
del.icio.us, un famoso sito nato esclusivamente per memorizzare e “taggare” (ormai si dice così) i siti preferiti. Chiunque può accedere e sfruttare questo archivio “sociale” di siti già taggati in maniera certosina e spostarsi dall’uno all’altro con un risultato diverso da quello che si avrebbe usando ricerche sequenziali.
Questa preziosa opera di collegamento tra pillole di informazione è già usato commercialmente da siti come Amazon che propone addirittura Image’s clouds (nuvole di oggetti).
Un po’ meno evoluto ma comunque update il sito 2Spaghi che propone “
Tag clouds” fatte di parole.

Intravediamo così il nostro navigare fra 2 anni, tra “nuvole” di Tag (letteralmente etichette) costituite da oggetti multimediali in gran parte generatti da utenti.Possiamo azzardare un nome per questo nuovo browsing…. lo chiameremo CLOUDING!!


Se vuoi imparare a programmare una tag cloud clicca QUI

January 26, 2008

Nasce su linkedin il gruppo Nord Est Creativo


The group "Nord Est Creativo" has been created on Linkedin, to coagulate creative people and innovation lovers from all over the world. This group is going to organize local meetings in Veneto and Friuli regions of Italy for active members, but is open to "virtual" (networkers) friends. We are firmly against any kind of discrimination based on political or religious creed as well etnic belonging.
During our meetings there will be one speaker and two testimonials. The speaker will held a technical lecture on concorded subjects and the guest will talk about their own professional life sharing with others ideas, projects.
We strongly believe that sharing is a superior form of communication, and the best way to reach personal and social improvement.


If you are a Linkedin member click HERE to Join

If you are not a Linkedin member ask for an invitation at salamoneurzi@alice.it expressing your interest to join the group.

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Nasce su Linkedin il gruppo "Nord Est Creativo", finalizzato alla coagulazione di quelle forze creative e propositive impegnate nel territorio del triveneto italiano.
Il gruppo è aperto ad accogliere tutti i networkers che ne faranno richiesta, ed è indirizzato a professionisti, imprenditori, docenti, studenti, impegnati nel miglioramento personale, professionale con uno sguardo attento alla società in cui vivono.
Nordest creativo non ha finalità politiche, e aborrisce qualsiasi forma di discriminazione basata su credo religioso, appartenenza politica, abitudini di vita.
Saranno organizzati degli incontri sul territorio, per scambiare e condividere anche "nella vita reale", progetti, idee, valori e risorse.
Gli incontri avranno un ospite speaker e due testimonials, che presenteranno resoconti di esperienze personali e professionali e si terranno a turno nei capoluoghi di provincia.

Socio fondatore
Maurizio Salamone
salamoneurzi@alice.it
skype salamonemaurizio
Per unirti al gruppo clicca su JOIN!

Lasciatemi Bloggare

Lasciatemi Bloggare

Proprio l'ultimo giorno dell'anno è stato promulgato negli USA l'Open Government Act che modifica in alcune parti significative il Freedom of Information Act. Questa legge molto complessa e articolata, analizza anche il difficile argomento del rapporto giornalisti-blogghers. Come tutti sanno negli USA non esiste un ordine dei giornalisti, mentre in Italia è stato costituito dalla legge n. 69 del 3/2/1963.
In Italia un blogger non è un giornalista nè un editore a meno che non sia rispettivamente iscritto all'ordine o registrato. Ma ogni cittadino può, avvalendosi del diritto costituzionale alla libertà d'espressione, gestire il suo spazio personale di informazione "nei limiti di legge"
E' proprio qui sta il problema. Ci ritroviamo in un altro di quei campi in cui l'innovazione tecnologica ha portato dei cambiamenti repentini e il sistema giuridico non è riuscito a stare al passo.
Come sempre in questi casi si arriva agli estremi, come il caso del bloggher condannato per diffamazione e considerato nella sentenza, ai fini dell'applicazione delle aggravanti, al pari di un editore.
Ma allora dove finisce la mia libertà di cittadino di condividere le informazioni, esprimere valutazioni personali e comincia l'attività professionale di giornalista con i suoi diritti e doveri?
La problematica si intreccia anche con quella della proprietà intellettuale ed entrano in gioco i forti interessi di case editrici e discografiche.
Questa è la difficile matassa che dovranno dipanare i nostri legislatori in un tempo breve.
Io spero di poter continuare ad esprimermi liberamente senza pensare, come molti fanno, che un blog funziona solo se sei polemico, sarcastico, acido, caustico, cattivo, venefico, infido, e malevolo...
Secondo me si può pensare diversamente dagli altri senza necessariamente offenderli, denigrarli, sminuirli, ridicolizzarli, svergognarli e compatirli.
Lasciatemi ordunque bloggare signori!

January 25, 2008

Questo è il mio Nuovo mp3 player virtuale

Questo è il mio mp3 player dove inserirò i files audio più interessanti: tenetevi aggiornati!!!
Per adesso ho inserito una Playlist classica, ma in seguito intendo effettuare una ricerca più approfondita. Buon ascolto

music player
I made this music player at MyFlashFetish.com.
“Un pizzico di sale”: cosa ne dicono le società scientifiche

Cominciamo il nostro approfondimento da una pagina della Società Italiana di Nefrologia, molto semplice e divulgativa:
http://www.sin-italy.org/paziente/divulgazione/sale_salute.asp
Viene spigato in quali alimenti troviamo il sale, quanto bisogna assumerne quotidianamente e quali danni provoca un abuso sui differenti apparati.

Continuiamo con una pagina dell’European Food Information Council.
Ciccando sul sito EFIC si raggiungono informazioni aggiuntive relative al potassio nella dieta (importante per i cardiopatici). Vengono suggeriti cibi ricchi in K e poveri di Na.
Inoltre si può utilizzare un semplice tool per il calcolo dell’Indice di massa corporea

Cosa dicono gli Inglesi e gli organismi Europei
I nostri concittadini Europei sono avanti di 12 anni nell’affrontare questo problema.
Nel 1996 si ebbe la prima azione pubblica del Consensus Action on Salt and Health che portò alla pubblicazione sul British Medical Journal dell’articolo intitolato “Salt, overwhelming evidence but still no action: Can a consensus be reached with the food industry?” GA MacGregor and PS Sever. BMJ 18th May 1996.
Da allora le attività si sono moltiplicate fino ad arrivare a progetti concreti approvati sia dalle istituzioni pubbliche che dai servizi privati socio assistenziali.
Gli inglesi hanno esercitato una forte pressione sull’organismo europeo per il controllo degli alimenti, European Food Safety Authority (EFSA) che così si pronuncia a proposito del massimo apporto giornaliero:

"Un numero di comitati nazionali ed internazionali hanno stabilito gli obbiettivi per la riduzione dell’assunzione di sale nella popolazione (a 5-7 grammi/giorno) al fine di ridurre la pressione arteriosa e altre patologie. Tali obbiettivi non sono basati su un livello di “non effetto” rispetto alla pressione arteriosa ma sono stati stabiliti dalle autorità sanitarie pubbliche come obbiettivi realisticamente raggiungibili, tenendo in conto che gli attuali livelli di assunzione sono ampiamente oltre il fabbisogno dietetico".

UN PIZZICO DI SALE


I° Campagna nazionale di promozione della salute
“Un pizzico di sale”

Responsabile organizzativo: Dott. Maurizio Salamone

Responsabile scientifico: Dott. Agostino Paccagnella
Servizio Dietetica e Nutrizione Clinica ULSS n. 9 Treviso




Obbiettivi:
1) sensibilizzazione sull’uso corretto del sale da cucina per la prevenzione delle malattie cardio vascolari;
2) inserimento del contenuto di cloruro di sodio nelle etichette dei prodotti alimentari;
3) richiesta di una etichettatura che evidenzi alimenti confezionati non conformi alle linee guida per una sana e corretta alimentazione;

Premessa:
E’ ormai accertato che l’abuso di cloruro di sodio (sale da cucina) nella dieta è causa di ipertensione, concausa nella sindrome metabolica e fattore aggravante nelle nefropatie.
Purtroppo gli alimenti confezionati non riportano la quantità di sodio presente nel prodotto e non danno la possibilità ai consumatori di differenziare prodotti “salubri” da prodotti “a rischio” per la salute se consumati con assiduità.
Inoltre, molte categorie di consumatori affetti da ipertensione, diabete o nefropatie hanno fortemente bisogno di quantificare il loro apporto quotidiano di sale.
E’ quindi necessario intraprendere azioni decise per promuovere una maggiore conoscenza dell’argomento e realizzare interventi concreti per il miglioramento della salute pubblica.


Azioni:
Promuovere la conoscenza delle linee guida per una sana e corretta alimentazione presso gli enti pubblici, le strutture sanitarie e le scuole;
Creare un movimento di opinione che obblighi le aziende alimentari a specificare nelle etichette il contenuto di sale;
Redigere un disegno di legge per la classificazione di salubrità dei prodotti alimentari e l’adozione di un marchio di riconoscibilità.
Creare un sito indipendente di informazione per i cittadini sui fattori modificabili di rischio per la salute.

La campagna “Un pizzico di sale” partirà ufficialmente il 7 aprile 2008.
In questa fase preliminare stiamo raccogliendo le adesioni per un patrocinio gratuito della manifestazione.
Si può aderire in forma gratuita:
- come ente patrocinante;
- in forma personale come sostenitore;
oppure come sponsor, con un contributo alle spese di realizzazione;

A partire dal 1 marzo 2008 si terranno 3 incontri aperti a tutti coloro i quali vorranno aderire all’iniziativa.

Il blog http://mauriziosalamone.blogspot.com/ servirà da forum per chi volesse segnalare la sua partecipazione e/o fornire commenti e considerazioni personali sull’argomento.

All’indirizzo suddetto si trovano:
- una dettagliata rassegna scientifica e le maggiori review sull’argomento “assunzione di cloruro di sodio e salute”;
- collegamenti con istituzioni nazionali e internazionali che promuovono la salute pubblica;
- associazioni di pazienti interessate all’argomento;
- associazioni per la difesa dei consumatori;
- contatti con i referenti scientifici del progetto;

Per contattarci:
Segreteria organizzativa: 0422967200
Email
salamoneurzi@alice.it


Associazioni di Consumatori consultate per la campagna di promozione della salute "Un pizzico di sale"

Qui di seguito elenchiamo le associazioni di consumatori che sono o saranno consultate per un patrocinio della campagna di promozione della salute: "Un pizzico di sale"

@bc Consumatori
Adiconsum (area CISL)
Adoc (area UIL)
Aduc (Arezzo)
Adusbef
ANCA Associazione Nazionale Consumatori e Ambiente
Arco Consumatori
As.A.C. Associazione Autonoma Consumatori
Associazione Consumatori ed Utenti
Associazione Prometeo
Associazioni no profit, la Comunità dedicata al Terzo Settore
AssoCittadini
Assoconsumatori
Assoutenti
Atc-Associazione per la Tutela dei Consumatori e la Difesa dei diritti dei Cittadini
Centro Tutela Consumatori Utenti
Cittadinanza Attiva
Codacons
Comitato Difesa Diritti dei Malati
Comitato San Fruttuoso 2000
Federconsumatori (area CGIL)
La Grande Famiglia - tutela dei consumatori, cultura calabrese, tutela della famiglia
La Leva di Archimede, associazione consumatori per la liberta' di scelta
Lega Consumatori ACLI
Movimento Consumatori
Movimento Consumatori Modena
Movimento di Difesa del Cittadino
Movimento Diritti Civili
Prometeo
Sunia
Unione Nazionale Consumatori
Vita di donna - Associazione per la tutela della salute delle donne

Collegamenti "Un pizzico di sale"

ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI


ACTI - Associazione cardio trapiantati italiani e cardiopatici


AIC - Associazione italiana celiachia


AID - Associazione italiana difesa interessi diabetici


AIDIMA - Associazione italiana per la difesa degli interessi e dei diritti dei malati angiologici


ALICe - Associazione lotta ictus cerebrale


ANED - Associazione nazionale emodializzati


ANIAD - Associazione nazionale italiana atleti diabetici


ANIDI - Associazione nazionale italiana diabete insipido


FAND - Associazione italiana diabetici


FDG - Federazione nazionale diabete giovanile


Forum nazionale delle Associazioni di nefropatici, trapiantati d’organo

January 24, 2008

MKTG, AD o SPAM? La linea di confine




MKTG, AD o SPAM? La linea di confine




Lo spamming, ovvero l'invio di grandi quantità di messaggi indesiderati (generalmente commerciali) può essere messo in atto attraverso qualunque media, ma il più usato è internet;
Si fa spamming sia attraverso la posta elettronica che i siti web.
Ma dove finisce il marketing o l’advertising e comincia lo spamming?
I più qualificati a dare una risposta a questa domanda sono quelli che lo spamming lo contrastano e lo temono: i grandi motori di ricerca.
Ecco perché le rispettive società si pronunciano apertamente su quegli "espedienti" talvolta adottati per il posizionamento che non sono leciti o graditi e minacciano ritorsioni per chi non si attiene alle indicazioni fornite.
Un sito segnalato dagli spiders come “spam” viene declassato o addirittura escluso dalla indicizzazione del motore.

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'Istruzioni per il webmaster' di Google:
http://www.google.it/webmasters/guidelines.html

Pagina 'Spam Policy' di Alltheweb:http://www.alltheweb.com/info/about/spam_policy

L’utente “arrabbiato” può segnalare a Google siti eccessivamente aggressivi o scorretti al sito:
https://www.google.com/webmasters/tools/spamreport?hl=it.
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Poi ci sono quegli espedienti che sono con un piede da una parte e uno da quell’altra; come per esempio l'inserire nella pagina parole “calde” non visibili, perché dello stesso colore del testo o nascoste dietro un’immagine….
I professionisti seri e le aziende serie evitano di suggerire al cliente questo tipo di espediente privilegiando criteri basati su i reali contenuti del sito.
D'altronde un visitatore pescato con la forza sarà molto probabilmente insoddisfatto e difficilmente si trasformerà in cliente.
I dati suggeriscono che le campagne basate sulla valorizzazione dei contenuti hanno posizionamenti più stabili e più duraturi negli indici di ricerca.




Wikipedia minaccia la tua web-immagine?




Wikipedia costituisce un rischio per la TUA


reputazione aziendale?



Ancora oggi, grandi aziende con centinaia di dipendenti e magari milioni di euro di fatturato, non hanno cura della loro reputazione in rete.
Non offrono sempre siti ben visibili e ricchi di contenuto ma, ancora peggio non si chiedono cosa cerca il proprio cliente (attuale o potenziale) quando effettua una ricerca su web.
Il rischio è che l’azienda OMETTA di gestire la propria web-immagine prestando il fianco a causali o volute INTERFERENZE nel corretto processo di comunicazione con la propria clientela.
Un esempio concreto di questo tipo di rischio è veicolato da
Wikipedia, un progetto di enciclopedia aperta, nel quale tutti gli utenti della rete possono contribuire inserendo o modificando delle voci.
Sebbene goda di un’ampia considerazione nel Web, non è da considerarsi una fonte infallibile e attendibile paragonabile alle grandi enciclopedie cartacee.
Precisiamo a riguardo che, soprattutto su argomenti poco tecnici, il grado di soggettività dell’informazione resta comunque alto anche per libri ed enciclopedie blasonate.
Visto il grande successo dell’iniziativa, il sito di Wikipedia in breve tempo si è imposto nel Web come sito ad alto trust, ovvero che gode di grande credibilità e fiducia da parte dell’utenza del web. Per questa ragione i suoi contenuti sono ben posizionati nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca e l’enciclopedia è diventata un punto di riferimento strategico per la popolazione di internet.
La presenza costante nei risultati, inoltre, potrebbe innescare una sorta di cambio di prospettiva nella ricerca di informazioni nella rete: il fenomeno si manifesta in modo particolare nei casi in cui non si ha una grande conoscenza della materia oggetto della ricerca.
Ma adesso precisiamo come e perchè l’enciclopedia libera possa essere considerata una potenziale minaccia per la reputazione on line dei brand aziendali o mettere a repentaglio costose e complesse campagne pubblicitarie e di marketing.
Il fatto che si tratti di un progetto aperto a tutti ed il suo contenuto non sia sempre sottoposto a verifica editoriale prima della pubblicazione produce degli svantaggi: vi possono essere delle voci completamente errate o con un contenuto di dubbia qualità.
Per qualsiasi utente è molto semplice scrivere una voce riguardante un marchio o un prodotto, parlandone in maniera negativa, per mettere poi in bella mostra la voce appena creata sfruttando il trust e la visibilità che Wikipedia offre.
Se le informazioni fossero state inserite in un blog personale o in un forum il lettore sarebbe a conoscenza del fatto che le informazioni presenti sono dei contenuti frutto di opinioni personali.Il fatto che essi siano presenti in una fonte autorevole, invece, crea fiducia nei contenuti, che vengono recepiti come un’informazione neutrale, amplificandone significato e rilevanza
La considerazione finale non è quindi una moratoria contro questo prezioso e famoso strumento di ricerca ma un invito ad avere, come sempre, un approccio critico nei riguardi di ogni fonte di informazione e a gestire al meglio, ove possibile, il rapporto con i clienti.

January 23, 2008

Valutare l'iportanza di uno studio clinico


Valutare l'importanza di un lavoro clinico

L’informazione scientifica del farmaco usa come strumento di marketing gli studi scientifici, sia come papers che come base per depliants e gadgets.
Tuttavia si dà troppo spesso per scontato che i due interlocutori condividano gli stessi criteri di valutazione dell’importanza relativa di tali studi.
Troppo spesso vengono confrontati due prodotti (principi farmaceutici o classi farmaceutiche) sulla base di studi non RAFFRONTABILI.
Troppo spesso i professionisti del settore (informatori e clinici) non sono in grado di valutare appieno le potenzialità di uno studio clinico e ne sottovalutano o sopravvalutano l’influenza sulla pratica clinica.
Vogliamo qui di seguito ricordare i criteri che possono portarci ad una valutazione corretta di uno studio clinico e ci possono far evidenziare subito i suoi punti salienti.
Alcuni criteri relazionali sono l’importanza della rivista, l’importanza degli autori e il numero di volte in cui lo studio viene citato da altri clinici.

Mentre i criteri sperimentali fanno riferimento alle modalità di esecuzione dello studio.
Innanzitutto bisogna differenziare gli studi osservazionali da quelli di intervento. Mentre i primi servono per formulare teorie da verificare, i secondi prevedono un approccio sperimentale completo.

Gli studi di intervento possono essere post hoc oppure prospettici:.
Mentre i primi prevedono l’analisi dei dati a cose fatte (per esempio sui pazienti di una assicurazione privata negli ultimi 10 anni), quelli prospettici prevedono che il disegno dello studio preceda la sua effettuazione.

Gli studi di intervento possono a loro volta essere di confronto con un placebo o con un altro principio attivo.
Nel secondo caso lo studio ha più valore perché è più difficile dimostrare la superiorità verso un farmaco di provata efficacia.

Possono essere aperti, in cieco o a doppio cieco a secondo se il medico soltanto oppure sia il medico che i pazienti conoscono la sostanza assegnata.
Chiaramente gli studi in doppio cieco hanno più valore, perché i risultati sono meno influenzabili dai ricercatori.

Bisogna valutare i criteri di inclusione ed esclusione per escludere una artificiosa composizione del panel.
Bisogna valutare la numerosità del campione per escludere quegli studi con campioni troppo bassi.
Bisogna valutare la composizione del panel per verificare che sia il più possibile casuale.
Bisogna valutare i materiali e metodi per vedere se corrispondono ai criteri della buona pratica clinica e alle linee guida.
Bisogna valutare i dosaggi a cui vengono somministrati i principi in studio e verificare se corrispondono a quelli suggeriti nella pratica clinica.
Bisogna valutare il tempo dello studio anche in relazione alla possibilità di evidenziare effetti indesiderati a lenta espressione.
Ma soprattutto bisogna verificare il raggiungimento degli endpoints.
Uno studio che non raggiunge l’endpoint primario o lo raggiunge in maniera poco significativa serve a dimostrare ben poco.
Anche se gli obbiettivi secondari sono verificati, l’importanza dello studio è minata da un eventale non raggiungimento dell’obbiettivo primario.
La significatività statistica, come dice il nome, serve a escludere che la possibilità che i risultati dello studio siano frutto del caso.
Generalmente si considera valida una p inferiore a 0,049
Per finire bisogna analizzare le conclusioni per verificare che non si usino i dati ottenuti per avallare ipotesi non verificate nello studio.
Da quanto detto si può capire che ci vuole innanzitutto la volontà studiare in maniera critica e scientifica uno studio clinico.
Questa capacità, però, differenzia gli opinion leaders da chi accontenta di seguire pedissequamente le linee guida senza chiedersi come si è arrivati a formularle.




January 22, 2008

Social Networks, che passione.


I social network sono considerati da molti analisti di tendenza come "il canale privilegiato attraverso il quale, nei prossimi 10 anni" si creeranno nuovi contatti professionali".
Negli states è una consuetudine presentarsi a possibili datori di lavoro con referenze e lettere di presentazione; e questa consuetudine si è adattata all'ambiente virtuale.
Ma i social network sono già molto di più che un contenitore per lo sviluppo dei propri contatti professionali. Da quando i groups dei grandi portali ne hanno varcato la soglia i SN hanno smesso di limitarsi alla sfera professionale e hanno osptitato comitati, associazioni, enti dal no profit alle associazioni di categoria.
SN nel campo del business come Linkedin, Ecademy hanno più di 15 milioni di utenti; nel campo delle amicizie Friendster e Habbo hanno più di 50 milioni di utenti.
Recentemente sono nati anche SN tematici indirizzati preferenzialmente ai blog come Xanga o alla musica come Bebo.
Tra i più conosciuti e apprezzati dalle multinazionali vi è certamente Myspace con i suoi 217 milioni di utenti, che rappresenta anche un importante mercato potenziale segmentato nella fascia di età 17-27 anni.
Il mio parere è che ogni strumento va usato e non abusato. La possibilità di contatto non significa necessariamente la condivisione di qualche cosa, ma ne può costituire la premessa.
Stà poi alle nostre intenzioni e alle nostre qualità devirtualizzare queste ragnatele umane.
Ben venga qualsiasi strumento che possa promuovere l'apertura verso l'altro e possa allargare le pareti della nostra mente.

January 19, 2008

CLONATI E CLONATORI


Wikipedia ci suggerisce che "il termine clone deriva dal greco κλων (klön, ramoscello)".

Infatti un ramoscello tagliato sotto l'internodo ed interrato può dare origine ad una pianta geneticamente identica alla madre. In natura esistono innumerevoli modi di riproduzione asessuata che danno origine a cloni dei progenitori.

Tuttavia, anche in natura, gli individui clonati non saranno mai identici ai genitori.

Avere quasi lo stesso patrimonio genetico ha come conseguenza una forte somiglianza genotipica (del patrimonio genetico) e fenotipica (del corpo fisico), ma siamo lontani dal concetto di identità.

La logica aristotelica ci viene in aiuto:

Se il soggetto B è identico (uguale) ad A allora è A.

Senza bisogno di scomodare l'anima e lo spirito, il soggetto B per essere identico ad A dovvrebbe avere (per esempio) nel tempo t le stesse coordinate spaziali di A e torneremmo al caso di uguaglianza.

Ne consegue che, anche da un punto di vista logico, il clone può avere solo una somiglianza di grado variabile con il genitore.

Passiamo adesso al secondo punto: il grado di somiglianza clone-parente.

E' ormai acquisito che i processi di duplicazione del patrimonio genetico e le manipolazioni a cui le cellule embrionali vanno incontro durante la procedura di clonazione introducono un fattore di errore r che può accrescere in maniera non prevedibile la sostanziale differenza clone-genitore.

Tutte le procedure biotecnologiche sono modelli e in quanto tali validi a fornire una comprensione approssimativa dei fenomeno naturali.

Nella incapacità di esaminare tutte le variabili, lo scienziato ne studia quelle che riducono al minimo l'errore di interpretazione del fenomeno.

I modelli hanno un enorme valore pratico perchè forniscono strumenti pragmatici per risolvere i problemi di ogni giorno, ma solo un folle scambierebbe un modello matematico con la realtà.

Oggi sempre meno persone conoscono i rudimenti della logica, sempre meno studiano la biologia (scienza della vita), sempre meno si interrogano sul significato dell'esistenza di un essere vivente. Il risultato è che, presi dalla frenesia di ottenere "risultati rapidi e concreti per migliorare la qualità della propria vita", ci si affida a strumenti da chirurgo non abbastanza affilati e a tecniche operatorie non appropriate.

La mia non è una reazionaria difesa della vita (che sarebbe comunque rispettabilissima), ma una semplice riflessione da studioso delle scienze sulla stupidità umana. Ad maiora!

January 18, 2008

Il cubo di Rubik: Soluzione!!!



Sono passati più di vent'anni da quando riuscii per la prima volta a ricomporre le faccette colorate del cubo maledetto.
Allora non c'era ancora la possibilità di scambiare informazioni e risorse con il computer (l'unico computer che conoscevo era il commodore 64) e queste istruzioni mi arrivarono per posta.
Adesso si trovano su internet delle applet java che rendono l'apprendimento dei passaggi semplice ed intuitivo.
Per chi volesse, ho conservato le istruzioni (grazie ad un caro cugino) in un formato compatto e facilmente stampabile:


Per chi non riesce a visualizzare il file Pdf può effettuare il download dal mio disco remoto al seguente link:
http://www.divshare.com/download/3521334-4bc

Mi raccomando, tanta pazienza,........

Disco Remoto pieno di funzionalità

Sono ormai tanti i siti che offrono un servizio di disco remoto. Alcuni sono gratuiti , a pagamento o compresi nel prezzo dell'abbonamento (come alice o virgilio).
Però possiamo avere molto di più di questo, per esempio con DIVSHARE, al sito www.divshare.com
Questo grandioso servizio, completamente gratuito in opzione base, ci offre 5 gigabyte di spazio remoto ma soprattutto gli strumenti per l'embedding di files multimediali sui nostri siti e blog.
L'upload e facile e veloce mentre in fase di download e rendering i tempi si allungano un pò.
Giudizio complessivo: Molto buono

Di nuovo attivo il Sito: Alle Radici della Tradizione

Dopo 7 anni di pausa ritorna in attività il sito:
Allle Radici della Tradizione.



Gli autori garantiscono ricchezza e varietà di contenuti.

January 15, 2008

L'informatica in pillole: un contatore per il tuo sito/blog

Aggiungi un contatore al tuo sito/blog
Ti sei sempre chiesto quanti visitano il tuo sito? Da dove provengono? Quante pagine hanno aperto? Se la risposta è si, puoi aggiungere un contatore al tuo sito o blog gratuitamente.
Al sito : http://www.bestfreehitcounters.com/ troverai un contatore semplice da utilizzare.
Basta fornire l'url, scegliere il formato del contatore e copiare i codici html generati nel body della tua pagina. Il contatore ti fornirà anche una sommario report delle visite aggiornato ogni 10 minuti.
L'informatica in pillole:
Potete trovare un magnifico (e gratuito) aggregatore di feed rss a questo sito:
http://www.curiostudio.com/
L'aggregatore si chiama Great News 1.0 e rappresenta una frontiera per la gestione delle informazioni all'interno del nostro browser.
In realtà l'aggregatore non fa altro che recapitare gli aggiornamenti sparsi nella rete secondo criteri da noi forniti e presentarceli assemblati insieme in una home page da noi progettata.
E' come un portale "personale" che ci aggiorna solo su quello che ci interessa.
Per fare ciò usa il sistema dei cosidetti feed RSS, una specie di segnalibro, che ci permette di ricevere automaticamente informazioni ogni volta che i nostri siti, o blog preferiti effettuano un aggiornamento.
Recentemente i feed hanno cominciato a contenere al loro interno anche files audio, aprendo la strada al cosiddetto podcasting asincrono. Ovvero il feed contiene in doppia via informazioni visive e audio che possono essere fruite anche con ipod e lettori mp3 in un secondo tempo.
L'obbiettivo è chiaramente di adattarsi al bisogno del fruitore delle informazioni di poter ascoltare le notizie quando gli è più comodo.

January 08, 2008

CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM

Esperienze lavorative:

1996 - 2008
Informatore scientifico del farmaco - coordinatore ospedaliero regionale
presso Neopharmed s.pa. L'attività di informazione presso i medici di medicina generale e le farmacie si è svolta nelle province di Treviso e Venezia; quella di COR nelle province di Treviso, Padova, Venezia, Udine e Trieste, con particolare attenzione alle cliniche universitarie e agli opinion leaders dei settori cardiologico, urologico e osteo-articolare.

1993
Informatore scientifico del farmaco - Upsa medica s.p.a. per le provincie di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Messina;

Formazione:
Aveta Business Solutions, 15 marzo 2008
Certificazione internazionale Lean Six Sigma Green Belt - Membro ASQ

Università di Palermo, giugno, 1993 - luglio, 1995
Laurea in Scienze Naturali ad indirizzo ambientale.
Particolare approfondimento delle tematiche relative al Monitoraggio ambientale e alla gestione delle Risorse Naturali. Tesi sul bioaccumulo di elementi in tracce in talli lichenici per il monitoraggio della contaminazione e del rischio di tossicità in siti industriali. Voto 110/110 e lode.

I.S.I.D.A. Business School, Palermo
maggio, 1991 - giugno, 1993
Master in Business Administration (M.B.A.) con particolare approfondimento delle tematiche relative al Marketing Management e alla Valutazione di Impatto Ambientale. Borsa di studio assegnata dal Banco di Sicilia per l’anno 1991-1992 e dal Formez per l’anno 1992-1993.

Università di Palermo
giugno, 1985 - novembre, 1989
Laurea in Scienze Biologiche. Particolare approfondimento delle tematiche relative alla economia ambientale e all’ecologia applicata. Tesi dal titolo: "Indagine biologica sulla qualità delle acque del fiume Oreto". Voto 110 / 110 e lode.

Lega Navale Italiana, Palermo
giugno, 1990 - dicembre, 1990
Qualifica professionale di "Operatore subacqueo di controllo ambientale"
Borsa di studio garantita da fondi F.R. e F.S.U. della Comunità Europea.

C.E.S.A.T. Palermo, Italia
giugno, 1989 - dicembre,1989
Qualifica professionale di "Tecnico per la gestione di parchi e riserve naturali”
Borsa di studio garantita da fondi F.R. e F.S.U. della Comunità Europea.

Internships

Pfizer Hospital Products Group , New york
agosto- settembre, 1995
Le responsabilità includevano lo studio delle potenzialità di mercato di una apparecchiatura in fase di sviluppo presso il gruppo innovazioni strategiche

Parco Naturale dell’Etna, Nicolosi, Italia
maggio, 1993
Progetto di ricerca (R.E.A) sullo smaltimento dei rifiuti solidi nel territorio del Parco. Collaborazione alla realizzazione di un piano per il riciclaggio di carta e vetro ed il corretto smaltimento di R.S.U.e R.S.

Enichem, Brindisi, Italia
maggio, 1992 (stage aziendale 2 settimane)
Strategie aziendali per il contenimento dell’impatto ambientale.

Conoscenze informatiche:
Office Automation e applicativi di videoscrittura, utilizzo di fogli di calcolo su Excel con creazione di macro, creazione e gestione di semplici database su Access.
Creazione e gestione di semplici siti web, uso dei principali programmi per la navigazione su web e il reperimento di informazioni strategiche. Uso dei programmi relazionali quali chat, newsgroup, blog.

Lingue straniere:
Conoscenza molto buona della lingua inglese scritta e parlata. Certificazione TOEFL, New York 1995 con una votazione di 606/660

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