March 21, 2010

Anche gli integratori a rischio contraffazione

L'Oms definisce come contraffatto quel farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente e fraudolentemente preparata con informazioni ingannevoli circa in contenuto o l'origine del prodotto.

I dati italiani sulla contraffazione dei farmaci sono rassicuranti (fonte AIFA) se paragonati con quelli del resto d'Europa o peggio degli USA. I prodotti contraffatti non supererebbero infatti l'1° del totale;


I farmaci autorizzati e legali hanno sulla confezione un bollino filigranato simile a quello delle banconote che li rende distinguibili da quelli che transitano attraverso canali alternativi (soprattutto internet).




Ma anche gli integratori alimentari sono a rischio contraffazione.
L'ultimo caso si è verificato il febbraio scorso a Bolzano dove 8 persone sono state denunciate per aver diffuso falsi integratori alimentari dimagranti.
I Nas dei carabinieri di Trento, su mandato della Procura di Bolzano, hanno inerrotto l'azione commerciale organizzata da otto persone le quali vendevano per corrispondenza su Internet capsule contenenti sibutramina, un principio attivo farmacologico di sintesi ad azione anoressizzante. Quasi seimila le pillole sequestrate. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha vietato solo qualche mese fa l’utilizzo della sibutramina.

Proprio il giorno di San Silvestro del 2008 un altro sequestro di integratori contraffatti, venduti regolarmente in alcune farmacie di Reggio Emilia senza la complicitaà dei farmacisti.
I Nas di Parma hanno sequestrato 3000 confezioni di un noto integratore alimentare (Bioscalin Retard) distribuito da un’azienda di Gerenzago, comune in provincia di Pavia. In questo caso, secondo i carabinieri, il valore degli integratori ammonta a circa 63.500 euro.

Si tratta certamente di episodi che non devono tuttavia indurci ad abbassare la soglia di attenzione nei confronti di un fenomeno (la contraffazione di prodotti per la salute) in preoccupante aumento, complice la rapida espansione del mercato.

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