October 27, 2008

Quale messaggio chiave scegliereste per promuovere pomodori viola?


Quando eravamo bambini ci insegnavano che i conigli sono bianchi o neri, che le banane sono gialle e i pomodori rossi. Sì proprio rossi.

Adesso a mio figlio devo dire che i conigli possono essere anche fluorescenti (premio nobel 2008 per la chimica al ricercatore che ha inventato una proteina fluorescente e l'ha impiantata su un gene) e i pomodori possono essere anche viola.
Ma da appassionato di marketing mi chiedo:
Come promuoverei io questi pomodori se fossi incaricato dello sviluppo commerciale? Quali i messaggi chiave? Quali i canali per comunicarli al grande pubblico ?
Per cominciare bisogna capire perchè qualcuno ha pensato di "in-violare" i pomodori:
leggiamo da un comunicato ANSA
"STUDIO EUROPEO CON PARTECIPAZIONE UNIVERSITA’ ITALIANE
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Semmai un giorno li dovessimo trovare sugli scaffali del supermercato, magari a fianco dei pomodori ‘tradizionali’, di certo non passerebbero inosservati per il loro colore violaceo scuro: sono i primi pomodori OGM ‘anticancro’, messi a punto nell’ambito di un progetto di ricerca europeo. Somministrato a topolini geneticamente suscettibili al cancro, un estratto dei ‘pomodori viola’ ha infatti permesso di prevenire la comparsa dei tumori allungando considerevolmente la vita media delle cavie.
I pomodori sono il frutto di uno studio coordinato da Cathie Martin del John Innes Centre, Norwich Research Park presso Colney, Gran Bretagna, e condotto da Eugenio Butelli che oggi lavora presso lo stesso istituto, insieme a ricercatori dell’Universita’ Cattolica di Campobasso e dell’Istituto Europeo Oncologico (IEO) di Milano. Il segreto dei pomodori ‘anticancro’ e’ una semplice modifica genetica: l’aggiunta al Dna del comunissimo ortaggio di due geni della pianta bocca di leone, importanti per la produzione di antocianine, molecole antiossidanti tipiche dei frutti di bosco e delle arance rosse. Pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, lo studio si e’ svolto in seno al progetto FLORA, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del VI Programma Quadro con l’obiettivo di studiare le correlazioni tra gli antiossidanti e malattie cardiovascolari, infarto e tumori.
La dieta seguita dalla maggioranza della popolazione nel mondo occidentale non sembra essere sufficiente a garantire un apporto adeguato di antocianine, presenti in frutta e verdura (soprattutto frutti di bosco, uva, arance rosse). Per questo, il progetto Flora punta a capirne meglio i meccanismi di azione ed a trovare nuove strade per aumentarne il consumo. I pomodori viola potrebbero essere una di queste strategie: Infatti ”da un’analisi chimica dettagliata - spiega Butelli - risulta che il nostro pomodoro ha un’attivita’ antiossidante molto elevata, quasi triplicata rispetto al frutto naturale, e quindi estremamente vantaggiosa per studiare gli effetti delle antocianine”.
I ricercatori hanno testato i pomodori viola su topi di laboratorio suscettibili al cancro perche’ privi della proteina p53, comunemente conosciuta come ‘guardiana del genoma’ contro i tumori. I topi senza p53 sviluppano precocemente diversi tipi di tumore, soprattutto linfomi. Questi topolini sono stati alimentati o con cibo comune per roditori, con o senza l’aggiunta di un 10% di estratto di pomodoro normale, o con l’aggiunta di estratto di pomodoro viola. ”Mentre tra i primi due gruppi di topi non sono state riscontrate differenze - spiega Marco Giorgio, dell’IEO, che ha condotto la sperimentazione sui topi - quelli che hanno mangiato estratti di pomodori viola hanno mostrato un allungamento della vita significativo”, sopravvivendo in media 182 giorni rispetto ai 142 giorni registrati nei topi a dieta comune.
”E’ un grande traguardo anche se ancora si tratta di uno studio preliminare”, concludono i ricercatori. Resta pero’ da capire il meccanismo d’azione protettivo dei pomodori viola. Nel frattempo, il consiglio rimane quello di sempre: mangiare frutta e verdura in grandi quantita’, per ora l’unico serbatoio naturale di antiossidanti. (ANSA)"
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Il primo commento che viene spontaneo è che sarebbe stato più semplice mangiare più frutti di bosco, uva o arance rosse che costringere i pomodori a diventare viola. Ma si sa che la scienza deve fare il suo percorso.
"Da un punto di vista puramente estetico il pomodoro viola si può abbinare meglio ad un completo da tavola con colori autunnali...."
"Da un punto di vista religioso il pomodoro viola è più adatto ad essere consumato nel periodo quaresimale.....".
"Da un punto di vista cromatico con un pomodoro viola fai una matriciana che sembra avariata"
Adesso devo concentrarmi molto per pensare ai punti di forza.....

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