October 26, 2008

Nelle terapie biologiche la soluzione per la Psoriasi?


la Psoriasi è una patologia cronica che colpisce migliaia di italiani (circa 2,7 adulti su 100) per cui non si conosce ancora l'esatta eziologia (causa) né una terapia efficace.
Il manuale Merck la definisce come "Malattia frequente, cronica e recidivante, caratterizzata da papule e placche di varia grandezza, ricoperte da squame argentee, ben delimitate e secche"

Il sito PsoCare è una fonte inestimabile di informazioni per chi soffre di questa patologia e affronta anche il delicato percorso dei "trattamenti biologici" e dei "farmaci in sviluppo".

Negli ultimi anni si è accertato che alcuni trattamenti con approccio "non tradizionale" (come i raggi UV) possono migliorare le condizioni di salute dei pazienti ma molto deve essere ancora fatto in termini di ricerca per comprendere a fondo le radici di questa patologia.

La luce ed in particolare i raggi ultravioletti esercitano un'azione positiva così come analoghi o derivati sintetici della vitamina D, alcuni dei quali sono in fase di studio.

Molte sostanze naturali sono state sperimentate e dalla natura verrà, a mio avviso, la soluzione definitiva al problema.

Molti dei farmaci in fase di studio sono modulatori di messaggeri intracellulari (come le Kinasi) che derivano dalla ricerca biomolecolare, ma in natura esistono sostanze altrettanto efficaci in attesa solo di essere messe alla prova in maniera "scientifica".

L'università della Pennsylvania, per esempio, ha svolto un interessante studio clinico (completato) su sostanze curcuminoidi ed estratti di Curcuma longa ma spesso per le sostanze naturali gli studi vengono condotti "in economia" con ridotto numero di pazienti e magari in aperto. I risultati sono molto incoraggianti.

Le aziende Biotech stanno puntando molto sugli inibitori del TNF alfa e tra queste troviamo Centocor (di cui ho scritto qui perché è stata una delle prime aziende farmaceutiche al mondo ad aprire un blog professionale), ma anche su sostanze di vario genere con azione anti-infiammatoria che sono in fase di sperimentazione.

In alcuni casi giudichiamo completamente errato l'approccio.
E' il caso della Bicillina, un antibiotico!
E' completamente folle utilizzare un antibiotico in un paziente psoriasico.
L'antibiotico può solo aggravare una eventuale disbiosi intestinale, aumentare la permeabilità della barriera intestinale nei confronti di frazioni lipoproteiche derivate dal cibo che andranno ad aggravare lo stato infiammatorio generale dell'organismo e ad esacerbare la risposta immunitaria!

La medicina funzionale invece propone una modifica dello stile di vita e la somministrazione di nutrienti e supplementi che aiutino l'organismo a potenziare le proprie difese e la salute gastro -intestinale.

Chissà se la soluzione finale verrà dalla biologia molecolare, dalla chimica farmacologica o dalla fitoterapia. In ogni caso la psoriasi andrebbe considerata tra le patologie cronico-degenerative ad eziologia multifattoriale che richiedono un approccio olistico e non specialistico tradizionale (solo dermatologico o solo reumatologico).

1 comment:

pigna said...

Ciao,

ho letto il tuo articolo e l'ho trovato molto in linea con il progetto che sto preparando in questi giorni.
Su Ricerca indipendente - Psoriasi sto proprio cercando di raccogliere, direttamente dai pazienti, tutte le informazioni sulla psoriasi che la ricerca ufficiale (troppo governata dalle i dustrie farmaceutiche) non studierà mai.

Vieni a dare un'occhiata e fammi sapere.