March 19, 2008

Big Pharma differenzia i prezzi in base al reddito


In un articolo del 17 marzo, pubblicato sul Financial Times si parla ancora di politiche di pricing da parte delle aziende farmaceutiche.
Fare politiche di pricing differenziato è veramente un una corsa ad ostacoli in un settore altamente regolamentato come quello farmaceutico e con libero mercato (che quindi permette esportazioni da paesi dove un prodotto costa di meno verso quello dove costa di più).
Nell'articolo si analizza la politica di stratificazione operata da GSK la più grande multinazionale farmaceutica europea, con sede in Inghilterra.
Questa politica, descritta anche nella relazione di responsabilità sociale della compagnia, permetterà di differenziare i prezzi in base al reddito dei paesi, estendendo così l'accesso alle cure anche a India, Marocco, paesi tradizionalmente "difficili" per le aziende farmaceutiche.
Il premio ottenuto dal pricing nei paesi ad alto reddito sarà utilizzato per ripagare in minor guadagno nei paesi più poveri.
La cosa veramente interessante è che le aziende farmaceutiche stanno pensando e testando politiche di stratificazione dei prezzi anche all'interno dei singoli stati, per classi di reddito. Cosa che in Italia sarà anche facilitata dalle autonomie regionali in materia sanitaria e dalle politiche di assistenza sanitaria nazionale.
Si sono però verificati sistematiche elusioni alle politiche di differenziazione anche laddove si sono usati packaging e sistemi di consegna differenziati.
Inoltre il fenomeno della contraffazione è in costante aumento. GSK ha denunciato nello scorso anno più di 400 casi di prodotti farmaceutici contraffatti per un valore di 19 milioni di euro.

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