March 12, 2008

Nord Est Creativo - Gruppo di successo

Dal momento in cui nasciamo e quindi entriamo in un gruppo familiare, la nostra vita ci vede continuamente inseriti in attività di gruppo, più o meno strutturate, piu o meno formali.
La socializzazione è un elemento costituente della natura umana e dinamiche di gruppo si possono riconoscere persino in situazioni occasionali e di durata limitata come quando si resta bloccati in ascensore.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono un gruppo vincente?
Si è osservato che gruppi vincenti, indipendentemente dal contesto in cui operano, mostrano caratteristiche comuni, quali:

La collaboratività è superiore alla competitività;
In un gruppo vincente l’individuo vince quando il gruppo vince. La condivisione da parte di tutti i membri, di questo valore fondamentale và stimolata sin dalla fase di formazione del gruppo.
I leader e i moderatori devono usare forme di riconoscimento e compensazione dei meriti che favoriscano l’eccellenza personale solo se accompagnata dal raggiungimento dei goals di gruppo;

Non ci sono persone sbagliate ma comportamenti sbagliati;
Nei gruppi vincenti i leaders e moderatori sono capaci di individuare tempestivamente atteggiamenti e comportamenti problematici e di mettere in atto le adeguate iniziative volte alla risoluzione dei problemi. In questi gruppi tutti sono convinti che è possibile cambiare i propri atteggiamenti e modi di pensare, anche se ciò comporta uno sforzo.

A queste caratteristiche aggiungerei quelle identificate da Johnson & Johnson (1999):

  • Gli obbiettivi del gruppo devono essere chiaramente compresi, essere rilevanti per tutti i membri del gruppo ed evocare in questi un desiderio di impegnarsi personalmente per raggiungerli;
  • I membri del gruppo devono poter comunicare le loro idee e sentimenti con accuratezza e chiarezza; una comunicazione chiara bidirezionale è alla base del funzionamento di tutti i gruppi e della interazione tra i membri;
  • La partecipazione e la leadership deve essere distribuita tra i membri; tutti devono poter partecipare ed essere ascoltati;
  • Le procedure decisionali devono essere appropriate e flessibili a secondo delle situazioni; il modo migliore di prendere le decisioni è attraverso il consenso, che promuove la partecipazione, la equalizzazione del potere, la coesio nel’impegno e le controversie costruttive;
  • Il potere e l’influenza devono essere approssimativamente uguali tra i membri del gruppo; devono essere basati su capacità, abilità e accesso alle informazioni, non sull’autorità.
  • I conflitti che sorgono da idee e opinioni opposte devono essere incoraggiate; le controversie promuovono il coinvolgimento nel lavoro di gruppo, le opinioni di minoranza devono essere ascoltate e accettate;
  • La coesione interna deve essere alta e basata sul gradimento reciproco e sul desiderio di condividere l’esperienza di gruppo e dal livello di accettazione, supporto e fiducia tra i membri; devono essere incoraggiate norme interne che supportino sicurezza psicologica, individualità, creatività, conflitto di idee, crescita e cambiamento;
  • Ci deve essere una competenza e capacità di risolvere tempestivamente i problemi, definitivamente e con il minimo sforzo; bisogna incoraggiare norme che evidenzino problematiche latenti,
  • Il livello di scambi interpersonali deve essere soddisfacente in quanto è misura di come le intenzioni si traducono in fatti.



Come vedete questi principi di base sono applicabili in qualsiasi contesto, non solo lavorativo, a patto che ci sia l’intenzione e la volontà di tutti.
Ho voluto ricordare questi concetti, semplici da capire razionalmente ma difficili da incarnare nella vita reale, perché possano servirci da spunto nella nostra vita di ogni giorno e contribuire a realizzare un mondo migliore.

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